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1407. Francesco Sforza a Stefanino Zaccaria e all'ufficiale delle munizioni di Cremona (1452 ottobre 24) "apud Calvisanum".

Francesco Sforza ordina a Stefanino Zaccaria e all'ufficiale delle munizioni di Cremona di fargli avere in campo entro giovedì mille lance da cavallo e duecento lance da piede. Debbono essere a Seniga domani sera in modo da venir via di là con la scorta giovedì mattina.

Stefanino Zacharie et offitiali munitionum Cremone.
Volemo che, havuta questa, debiate mandare in campo qui da nui mille lanze da cavallo et fino in ducento da pede se sonno lì, le quale farete adviare domane ita che zobiadì proximo infallanter le habiamo in campo, perché ne habiamo necessitate. Bisognaria che domane ad sera fossero (a) ad Seniga, perché zobia domatina venessero via cum la scorta. Apud Calvisanum, ut supra. (b)
Cichus.
A margine: Pro lanceis transmittendis in castra.

(a) Segue qui depennato.
(b) Segue Zane depennato.