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1618. Francesco Sforza ad Angelo Lombardo 1452 novembre 16 "apud Gambaram".
Francesco Sforza ordina ad Angelo Lombardo di perdonare e annullare ogni condanna comminata al comune e uomini di Longuardo per la disobbedienza fattagli, anche ad instanza di Giacomazzo, condottiero ducale.
Angelo Lombardo.
El spectabile domino Iacomazo, nostro conductero, ne ha facto dire che tu hai condamnato el comune et homini de Longuardo per certa desobedienza che hanno usata verso te, pur ad istantia soa, et ne ha facto pregare che anchi ad soe preghiere glie voliamo remettere et perdonarglie dicta condemnatione. Pertanto siamo contenti, et cossì te commectiamo et volemo glie remetti et perdoni dicta condemnatione facendela libbere cancellare, sichè da qui innanti non habiano più molestia, revocando etiam ogni novitate facta contra loro per questa casone. Apud Gambaram, xvi novembris 1452.
Bonifatius.
Iohannes.