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1709. Francesco Sforza al comune e agli uomini di Calvisano 1452 novembre 21 Gambara.

Francesco Sforza loda il comune e gli uomini di Calvisano per il loro comportamento. Li esorta a mantenere la fedeltà dimostrata, sicuri che saranno ricambiati con cose a loro utili.

Comuni et hominibus Calvisani.
Habiamo inteso che, essendose levato certo rumore lì, ve site deportati tucti unanimiter molto virilmente et bene et molto promptamente, che quanto (a) ne sia stato caro et grato non vi lo dicemo, benché de voy habiamo quella perfecta opinione et bono concepto per la fede vostra, quanto (b) de homini che habiamo; dela qual cosa ve ricommendiamo quanto più sapiamo et possiamo. Et confortamove ad darve de bona voglia et ad perseverare et continuare in essa fede vostra verso noi, como siamo certi fareti, perché ve ne sequirà honore et bene et conmendatione et laude et tandem ne aquistarete la gratia nostra, per modo che in ogni tempo se sforzaremo farve dele cose che ve siano utile et a piacere. Data Gambare, xxi novembris 1452.
Bonifatius.
Cichus.

(a) che quanto ripetuto.
(b) Segue habiamo depennato.