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1784. Francesco Sforza ad Angelello da Lavello (1452 novembre 26 Gambara).

Francesco Sforza vuole che Angelello da Lavello ricerchi se in quel luogo vi è uno di nome Bartolo che, secondo quanto ha saputo, ha promesso a Giacomo Piccinino la presa di Carpenedolo. Scoperto che la voce è vera, non si lasci sfuggire detto Bartolo.

Angelello da Lavello.
Noy siamo avisati che lì in quella nostra terra debe essere uno chiamato Bartholo (a), quale intendimo ha facto promessa al conte Iacomo che, se va ala dicta terra de Carpanetolo, lui gli la (b) vole dare. Per la qual cosa volemo che tu te informe se dicto (a) Bartholo è di lì et de que conditione è et se per modo alcuno ha pratica cum dicto conte Iacomo, et trovando, o per informatione o per inditii o per qualunche altra via, che dicto (a) Bartholo habia defecto, volemo che provede che non possa fugire et subito ne avisarai quanto haverai trovato. Data Gambara, ut supra.
Bonifatius.
Cichus.

(a) Bartholo in interlinea su Pandolfo depennato.
(b) Segue dare depennato.