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1796. Francesco Sforza a Tristano Sforza 1452 novembre 27 Gambara.

Francesco Sforza scrive a Tristano in merito alla risposta data di non potere trovare in quella terra ferro per i ponti di Carpenedolo da mandare a Danese de Mayneri, dicendogli di rispondere positivamente a ogni richiesta del Danese; ne faccia sapere il prezzo per avere il danaro e di fare lavorare il ferro secondo la misura e la forma che gli verrà detta, ricordandogli che tale ferro sarà in ogni modo pagato.

Domino Tristano Sfortie.
In questi dì te scripsemo che dovessi raccattare lì certo ferramento per ponti ad Carpanedo et mandarlo al Danese de Mayneri, et tu dici ch'el dicto ferramento non se pò havere; noy non se possemo se non meravigliare grandemente che in quella terra non se possa haver lo dicto feramento, pagandolo noy como intendimo pagare. Perhò te commettiamo et volemo che ad ogni rechiesta del dicto Danese, glie debbi fare dare el feramento per fare quelli ponti o rastelli che domandarà luy, et secondo per altre te scripsemo, advisandone subito de quello constarà, perché indilate te mandaremo li denary. Et in questo non sia fallo né mancamento alcuno. Ex Gambara, xxvii novembris 1452.
Et perché intendimo ch'el dicto ferramento se bisogna lavorare lì, volemolo fazi lavorare secundo la mesura et forma te advisarà lo dicto Danese, et non gli respondi, come gli respondessi in questi dì al'homini de Carpanetolo, ali quali dicessi che se volevano el ferro dovesseno retrovare li dinari, perché, como è dicto, lo volemo pagare noi, et lo pagaremo per ogni modo. Data ut supra.
Irius.
Iohannes.