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181. Francesco Sforza al podestà di Casalmaggiore 1452 febbraio 9 Milano.

Francesco Sforza ridice al podestà di Casalmaggiore che non vuole venga data alcuna noia al comune per il sale e l'imbottato, ma unicamente solo a privati debitori.

Potestati Casalis Maioris.
Come per altre havimo scripto, replicamo anchora per le presente che nostra intentione non è, nì volimo che alo commune nostro de Casalmaiore sia dato impazo alcuno nì molestia per li dinari del sale et imbotate vechii, ma retrovatose li detti dinari apresso de alcuno exactore o altro offitiale et private persone, quilli volimo siano scossi et facti pagare, come da privati debitori et non dal comune predicto. Et cussì volimo mandi ad executione. Data Mediolani, die viiii februarii 1452.
Cichus.