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202. Francesco Sforza al luogotenente di Cremona 1452 febbraio 15 Milano.

Francesco Sforza scrive al luogotenente di Cremona di ringraziare la città per le duemila moggia di fumento datogli: è del parere di rimettere ad altro tempo simile richiesta al contado. Lo assicura che l'aumento del sale non avrà luogo nè a Cremona nè a Parma. Gli faccia sapere quanto salnitro gli vuol dare Giacomo Moiolaro e a quale prezzo.

Locumtenenti Cremone.
Respondendo ad doe vostre, datate ad xii et xiiii del presente, ne piace che quella comunità habia deliberato donarne quelli doa milia moza de frurnento et volimo la rengratiati per nostra parte, benché venendo da nuy li suoy ambassiatori li rengratiaremo nuy più copiosamente. Alla parte de l'acrescimento del sale ve advisamo che nostra intentione non è ch'el presio del sale se acrescia in quella cità, et quello è stato scripto lì del dicto acrescimento è proceduto senza saputa et contra la [ 53r] voluntà nostra, perché sempre dissemo che, se ben questa graveza se dovesse dare a tucte le citade nostre, non volevamo se desse né a Cremona, né ad Parma. Et cussì non volimo se gli dia impazo alcuno per questa casone, come scrivimo per l'alligata alli presidenti de quelle comunità. Alla parte della rechesta, quale se debbe fare al contado, concoremo in la oppinione vostra de indusiarla ad un'altra fiata, et cussì scrivimo per l'alligata a ser Andrea, nostro cancellario, che non facia de presenti la dicta rechesta. Alla parte de quello Iacomo Moiolaro, dicimo che vogliati intendere quanto salnitrio vole dare, et per quanto pretio et in che modo et advisatine del tucto. Data Mediolani, die xv februarii 1452.
Cichus.