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317. Francesco Sforza a Ventura da Verona, armigero di Bosio Sforza 1452 marzo 22 Milano.

Francesco Sforza ordina a Ventura da Verona, armigero di suo fratello Bosio, di restituire a Otto da Mandello il cavallo che ha preso al suo fattore di Caorso, ben sapendo che a nessuno è consentito farsi giustizia privata. Occorrendo ricorra al duca che gli farà "fare el debito".

Strenuo Venture de Verone, armigero magnifici Bosii Sfortie, germani nostri.
Havimo havuto querela dal spectabile cavaliero misser Octo da Mandello che tu hay tolto uno cavallo al suo factore de Caorsio, de che ne maravigliamo et dolimo de ti grandissimamente. Pertanto te dicimo et comandiamo, se hay cara la gratia nostra, provedi che, subito havuta questa, l'habia el suo cavallo, et se hay ad fare cum luy cosa alcuna, non volimo te faci raxone de par tì, ma vene da nuy che te farimo fare el debito. Ad questo non fare exceptione né manchamento per cosa alcuna. Data Mediolani, die xxii martii 1452.
Zanetus.
Iohannes.