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318. Francesco Sforza a Rolando Pallavicino 1452 marzo 22 Milano.

Francesco Sforza comunica al marchese Rolando Pallavicino di aver affidato al Consiglio di giustizia la soluzione della vertenza della giurisdizione e dei danni dei boschi, sia quella tra lui e il conte Otto da Mandello e altri, sia quella del famiglio ducale Antonello da Piacenza e altri. Vuole che Rolando mandi uno dei suoi con la documentazione dei suoi diritti in modo "se possa indilate terminare dicta differentia".

[ 82r] Rolando marchioni Palavicino.
Siando nuy stimulati tucto 'l dì per lo facto de quelle pezzi forun tolti questo anno proxime passato in li boschi del conte Otto da Mandello, overo vostri, hora se sonno trovati denanzi da nuy ad contendere questa cosa, messer Antonello da Piacenza, nostro famiglio, quale demanda et il prefato conte Otto. Onde, perché intendemo questa differentia se determini, tanto quella verte fra vuy et il conte Otto, overo altri, per la iurisditione et danni deli boschi, quanto l'altra per l'interesse et danno de messer Antonello, et deli soy et deli altri, l'habbiamo concessa al Consiglio nostro dela iustitia. Et perché vogliate subito, recevuta questa, mandar qui dal dicto Consiglio uno deli vostri cum le vostre raxone, adciò se possa indilate terminare dicta differentia, et non manchi ch'el mandiate senz'alcuna dimora, perché non se aspecterà altro ch'el vostro. Data Mediolani, xxii martii 1452.
Andreas Fulgineus.