Registro n. 7 precedente | 390 di 2129 | successivo

390. Francesco Sforza a Simone da Spoleto 1452 aprile 15 Milano.

Francesco Sforza scrive a Simone da Spoleto di aver preso atto della difficoltà, meglio della impossibilità di trovare un alloggiamento all'uomo d'arme Petrino da Bergamo. Lo esorti, se già gli fornisce il fieno ad avere pazienza. Cerchi, poi, di acquetare cittadini e contadini sempre in discussione con la gente d'arme.

Nobili familiari nostro dilecto ser Simoni de Spoleto.
Havimo inteso quanto tu ne scrivi della difficultà, et piutosto, impossibilità de dare logiamento a quello homo d'arme de Petrino da Bergamo, como te scripsimo. Al che respondendo te dicimo che tu gli debbi pigliare omnino qualche partito et provederli ita ch'el non s'el perdi, sempre cum bono modo. Et se tu gli fay quella provisione del feno, come tu ne scrivi, confortalo ad aptarse el tempo et havere patientia s'el non havesse tucto quello ch'el voria. Circha li debati, quali naseno ogni dì fra li citadini, sive contadini, e gente d'arme, vede de remediarli cum bona discretione et prudentia, como sapray bene fare et como hay facto per lo passato. Data Mediolani, die xv aprilis 1452.
Ser Iacobus.
Cichus.