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719. Francesco Sforza al podestà di Cremona (1452 luglio 25 "apud Gabianum").

Francesco Sforza vuole che il podestà di Cremona induca il giudeo che gli indicherà lo squadriero Corso, a dargli (debitamente pagandogli il capitale e l'interesse) la giornea e le altre cose che aveva presso di lui impegnato Berthon del Lavello, che se n'è fuggito da Bartolomeo Colleoni, di cui era compagno.

Potestati Cremone.
Siamo contenti et volimo che astrengiati il iudeo che ve dirrà Corso, squadrero, portatore de questa, ad dargli quella zornea et altre cose che gli ha impignato Berthon del Lavello, compangno del magnifico Bartholomeo Coglione, quale s'è fugito da luy, pagando esso Corso quello che rasonevelmente deve havere tanto del capitale quanto de l'utile, perché dicte cose impignate del dicto Berthon se aspectano al dicto Bartholomeo. Data ut supra.
Cichus.