Registro n. 7 precedente | 744 di 2129 | successivo

744. Francesco Sforza al vescovo di Cremona 1452 luglio 30 "apud Quinzanum"

Francesco Sforza vuole che il vescovo di Cremona intervenga perché nessuno dia noie a don Pietro de Imazii per il beneficio di San Matteo di quella città, beneficio che il duca è deciso a mantenerglielo.

Domino episcopo Cremonensi.
E' stato da nuy don Pedro de Imazii, nostro cittadino de Cremona, et ne ha dicto che sonno alchuni che cerchano dargli molestia in corte de Roma per lo beneficio de San Matheo de quella nostra città, che gli facessimo dare l'anno passato. Et perché la intentione nostra è de non comportarlo, perché retornaria in nostro manchamento et vergogna, comfortamo et carichamo la paternità vostra che ad subgestione de homo del mondo, non gli dia, né lasci dare impazo né molestia alchuna, perché intendimo mantenerlo in lo dicto beneficio per honore nostro. Data, ut supra.
Persanctus.
Et cussì vogliati admonire el vostro chiericato tucto, dentro et de fora, che per modo alchuno non se movessero ad fare novità né acto alchuno de excumunicatione senza nostra licentia. Data, ut supra.
Persanctus.
Cichus.