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792. Francesco Sforza al referendario e al tesoriere di Cremona 1452 agosto 10 "apud Quinzanum".

Francesco Sforza sollecita il referendario e il tesoriere di Cremona a intervenire, temporaneamente, in supplenza dei maestri delle entrate, a dare qualche gruzzolo ai castellani e ai connestabili di Cremona che da tempo sono senza salario. Nel frattempo il duca scriverà ai Maestri delle entrate "perché gli vogliano fare la dicta provisione".

Referendario et thexaurario Cremone.
L'altro dì vi scripsimo ad instantia di castellani et conestabili di quella nostra città, quali se lamentano perché non ponno recevere uno dinaro delle paghe loro, dovesti provederli de qualche dinari fin a tanto che per li maistri delle intrate nostre gli fosse facta altra provisione, et non l'haveti vogliuto fare, de che ce maravigliamo et dolemo, perché, essendo quella città della importantia che l'è, quelli castellani non deveriano essere tractati a questo modo, et maxime in li tempi occoreno adesso. Et perché de presente scrivimo alli dicti nostri maistri che omnino gli vogliano fare la dicta provisione, ve repplicamo de novo et volimo che, tra tanto ch'essi maistri gli provederanno, vogliati provedere vuy alli dicti castellani et conestabili de qualche dinari medianti li quali habiano da vivere et possano retenere li suoy compangni, facendo in modo che non habiamo più casone de replicarvi circha questa facenda. Data, ut supra.
Irius.
In simili forrma magistris intratarum.
Cichus.