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811. Francesco Sforza al podestà di Cremona (1452 agosto 12 "apud Quinzanum").

Francesco Sforza vuole che il podestà di Cremona consenta che maestro Giovanni da Sommo, maniscalco del condottiero ducale Iacomazzo, mantenga in affitto la casa che ha in vicinanza di San Mafeo, naturalmente onorando la pigione dovuta per tale abitazione.

Potestati Cremone.
Maistro Zohanne da Sommo (a) maneschalco del spectabile misser Iacomazo, nostro conductero, ne ha rechesto lo vogliamo fare mantenere alla posessione de una casa quale ha ad ficto dalla vicinanza de Sancto Mafeo, dicendo che ogniuno della dicta vicinanza è conctento excepto un altro manescalcho; pertanto essendo cusś et pagando el dicto (b) maistro el ficto per la dicta casa, siamo contenti et volimo la mantegnati alla posessione d'essa senza exceptione et contraditione alchuna. Data ut supra.
Irius.
Cichus.

(a) Segue nostro depennato.
(b) el dicto ripetuto.