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840. Francesco Sforza al podestà di Cremona 1452 agosto 19 "apud Quinzanum".

Francesco Sforza vuole che il podestà di Cremona faccia avere al condottiero ducale Bevilacqua da Verona la giornea lasciata lì a un sarto da un suo famiglio (certo Falameschia), che è fuggito portando via robe e cavalli del suo patrono.

[ 212v] Potestati Cremone.
El strenuo Bivilaqua da Verona, nostro conductero, ne ha facto dire che uno suo famiglio, chiamato Falameschia, è fugito da luy et gli ha exportato certe sue robbe e cavalli. Il perché, havendo dicto famiglio lassata una zornea de panno fino lì ad uno sartore de quella città, como saray informato dal portatore dela presente, domanda­ dicto Bivilaqua che gli sia assignata a luy in restauro delli suoy (a) damni, per la qual cosa volimo che, trovando essere vero che essa zornea fosse del dicto Falameschia, la faci dare al dicto Bivilaqua aut al suo messo portatore della presente. Ex nostris felicibus castris apud Quinzanum, die xviiii augusti 1452. Ser Iacobus. Cichus.

(a) Segue beni depennato.