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847. Francesco Sforza a Giacomo da Sommo e a Giacomo de Piznardis (1452 agosto 21 "apud Quinzanum").

Francesco Sforza esprime a Giacomo da Sommo e a Giacomo de Piznardis, deputati sopra gli alloggiamenti di Cremona, il suo stupore che non abbiano trovato un alloggio per l'uomo d'arme ducale Luca Albanese, o meglio, di avergli offerto quello in cui si trova un altro uomo d'arme, Pietro da Buzolo. Il duca vuole si trovi per detto Luca "una stantia... aconza per tenere sua mogliere".

Iacobo de Sommo et Iacobo de Piznardis, deputatis super alogiamentis civitatis Cremone.
Ne maravigliamo che, segondo li comandamenti vi debbe havere facto per nostra parte el nostro potestà lì, non habiati trovato una stantia per Luca Albanese, nostro carissimo homo d'arme, excusandose vuy havergene assignata una, la quale nuy trovamo essere deputata per logiamento de uno altro nostro homo d'arme chiamato Petro da Buzolo, chè non è nostra intentione de removere l'uno per remettere un altro. Per la qual cosa ve commettimo, per quanto haviti cara la gratia nostra, che per tucto el dì de ogi debiati havere trovato et assignato una stantia al dicto Lucha aconza per tenere sua mogliere. Et in questo non aspectate altre nostre lettere, perché ne turbaressimo cum vuy. Data ut supra.
Ser Iacobus.
Cichus.