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915. Francesco Sforza ad Agostino da Narni 1452 setembris 2 "apud Quinzanum".

Francesco Sforza scrive ad Agostino da Narni di aver inteso che il galeone è pronto e anche dei denari necessari per il salario dei marinai e delle altre spese. Non consenta ai marinai di allontanarsi troppo dalla città, in modo che siano reperibili quando occorrerà servirsi del galeone; allora manderà i denari, i balestrieri e i fucilieri.

[ 230r] Ser Augustino de Narnea.
Havimo inteso quello ne scrive, respondendo alla nostra del galione, quale è apparechiato, et delli dinari che bisognano per lo salario di navaroli et del'altre spese et cetera, al che respondendo dicimo che a nuy rencresciria fare la spesa se non havessimo casone de adoperare el dicto galione. Però ti dicimo che debbi tenere apparato et cum bona guardia el dicto galeone et anche tenere appostati li navaroli, quali ne hay mandati descripti, et non lassarli partire tanto lonze della città, che non li possi havere in uno dì, perché, quando ne parerà il tempo de adoperare il dicto galeone, te ne advisaremo et te mandare(mo) li dinari rechesti et anche li balestreri et schiopetreri necessarii. Ex nostris castris felicibus apud Quinzanum, die secundo septembris 1452.
Irius.
Cichus.