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1142. Francesco Sforza al luogotenente e al commissario sopra gli alloggiamenti di Piacenza 1452 marzo 11 Milano

Francesco Sforza replica al luogotenente e al commissario sopra gli alloggiamenti di Piacenza che venga eseguito già quanto altre volte dichiarato, che, cioè, a Filippo Confalonieri e a suo fratello sia diminuto il numero dei cavalli da alloggiare, così com'era stato dichiarato dal luogotenente Sceva Corti e dal podestà.

[ 190v] Locuntenenti et commissario super alogiamentis Placentie.
De novo si lamentano messer Filippo Confanonero et lo fratello, che non gli è observata la declaratione fo facta per messer Seva, nostro locontenente lì, et lo potestà circa la detratione et diffalcatione deli cavali, et cetera, dela qual cosa non puocho si maraviglemo et agravamosi de voy, essendone più fiate scripto supra de ciò, debeati exequire dicta declaratione. Pertanto denuo vi scrivemo et comandiamovi servati tal modo che dicta declaratione penitus sia exequita et observata per modo non ne sentiamo più querela, perché nostra intentione a totalmente è così, et che innovatione alchuna si gli facia quale devii da dicta declaratione. Data Mediolani, xi martii 1452.


(a) In A intentatione.