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1143. Francesco Sforza al podestà di Chignolo 1452 marzo 11 Milano

Francesco Sforza ordina al podestà di Chignolo di prolungare a Giacomo Macharete, abitante di Santa Cristina, i temini accordatigli per la escussione dei testimoni, non avendo potuto averli tutti a causa della pioggia.

Potestati nostro a Cognoli.
Dilecte noster, ne ha exposito Iacobo Macharete, habitatore de Sancta Christina, che, havendo havuto certo termino a fare examinare alchuni testemoni in una sua causa vertisse cum alchuni de quelo nostro locho de San Columbano, li quali testemoni deveano essere examinati in questa nostra inclita citade de Mediolano o in suo ducato, per la contrarietate del tempo, cioè dela piogia, non ha potuto havere dicti testemoni et è passato quelo termino, et non providendo gli ne sia denuo statuito, remanerà privato dela rasone sua. Pertanto, non parendo licito nì honesto che per mancamento de termino dovesse remanere privato dela rasone sua, te scrivemo et volemo, essendo così, gli providiti b de altro termino, come te parirà expediente a fare recevere dicti testemoni, ad ciò ch'el non habia digna casone de agravarse. Data Mediolani, die xi martii MCCCCLII.


(a) Segue Sancti Columbani depennato.
(b) In A providito.