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31. Francesco Sforza al capitano della Martesana 1451 novembre 23 Cremona

Francesco Sforza ordina al capitano della Martesana di intervenire a imporre rispetto per il podestà di Mariano Comense, che è stato oltraggiato da Enrico Chiapano.

Capitaneo nostro Martesiane.
Havemo sentito et cum displicie[n]tia quanto inhonestamente s'è messo Henrico Chiapano ad impedire el nostro potestate de Marliano a fare l'oficio suo et anchi in villanigiarlo de parole et de facto, dele quale cose doverity voy essere assay informato, perché intendemo che in presentia vostra sono state una parte de (a) talle cose, et perché non è honesto, ni volemo patire che li offic[i]ali nostri siano oltragiati ni in parole ni in facti, piutosto reverity et regardaty, vi scrivemo et volemo diligentymenti intendiati como è passato questo facto et gli procediati como vole la rasone et iustitia, per modo cada in exemplo ad altri de non fare quovis modo contra li officiali nostri. Data Cremone, die xxiii novembris MCCCCLprimo. Quando la cosa fosse in altra forma, volemo ne avise. Data ut supra.


(a) In A del con l finale depennata.