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326. Francesco Sforza al podestà di Novara 1452 gennaio 1 Lodi

Francesco Sforza vuole che il podestà di Novara, avuta certezza del credito del marescalco del condottiero ducale Bartolomeo Quartieri, costringa Pietro, marescalco lì in Novara a pagare il suo debito.

Potestati nostro Novarie.
Il marescalcho del strenuo cavalero e conductero nostro dilecto misser Bartholomeo dali Quarteri dice deve havere certi dinari da uno maiestro, Petro, marascalcho lì in Novaria, dal quale non pò essere satisfacto, e perché siamo informati che esso supplicante non pò stare lì a piatire, pertanto volemo et comandamoti che habii da ti le parte et, constito sumarie del vero credito è dato d'esso exponente, constrenzi per omnia iuris remedia el dicto maiestro Pedro a satisfargli integramente de tuto quello se trovarà essere suo vero debitore, et fà per forma ch'el dicto supplicante senza litigio o longheza de tempo omnino habia el debito suo. Data Laude, ut supra.