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88. Francesco Sforza al podestà di Pavia 1451 dicembre 5 Lodi

Francesco Sforza ordina al podestà di Pavia di costringere Marco Zucco a saldare, entro breve tempo, il suo debito (trattasi di fitto) con il pavese Leonardo Batagio.

Potestati Papie.
Ali dì passati lamentandosse Leonardo Batagio, nostro citadino de Pavia, che in una sua differentia ha con Marco Zucho, dela qual ne dey essere informato, non li ministravi rasone, te scrissemo dovesti portarti in tal forma in questo fato che al dito Leonardo non remagnesse digna querella. De novo è ritornato da nuy [ 17v] esso Leonardo con gravissima querella, dicendone che per lo nostro scrivere non è però fato altro nè pò conseguire el debito suo, et cetera, prout serosius intendaray da luy. Pertanto te scrivemo e volemo, quia agitur occasione ficti, que res favorabilius est pertractanda, che al dito Leonardo hac in re fazi rasone summaria et expeditissima sine strepitu et figura iudicii e senza alcuno litigio, rimosta ogni cavillatione e frivola exceptione et, constito de vero supplicantis credito, constrenze el dito Marcho per tuti li modi e remedi de rasone a satisfargli integramente de tute quelle apparirà suo vero debitore. E questo volemo se faza senza altra protellatione de tempo e per forma ch'esso supplicante proinde non se frusta de spese, ho de fatiche, nè habia pyù de ritornare per tal materia, che ne seria molesto. Data Laude, die v (a) decembris MCCCCLprimo.


(a) Segue novembris depennato; d di decembris scritta su 14.