Stemmi per la facciata di palazzo Sardini a Lucca

Sardini, Giacomo

Stemmi per la facciata di palazzo Sardini a Lucca

Descrizione

Autore: Sardini, Giacomo (1750-1811)

Cronologia: post 1785 - ante 1795

Tipologia: disegno

Materia e tecnica: carta/ inchiostro a penna/ grafite

Misure: 272 mm x 511 mm

Descrizione: disegno in scala, conserva tracce della preliminare costruzione a grafite; è eseguito a inchiostro bruno e nero a penna, con alcune parti a grafite, principalmente a mano libera e con alcuni tratti a tiralinee; è tracciato su carta avorio leggermente imbrunita. Il supporto è composto da due fogli incollati

Notizie storico-critiche: Giacomo Sardini, discendente da una delle più antiche e nobili famiglie lucchesi, coltivò il disegno e l'architettura presso il Collegio Clementino di Roma, retto dai Padri Somaschi, distinguendosi nel contempo nelle lettere e nelle scienze. In contatto fin da giovane con eruditi, letterati e artisti, librai e mercanti d'arte, divenne un conoscitore e collezionista di stampe e disegni originali. Questa passione lo portò a dilettarsi egli stesso di pittura e architettura.
Le nozioni apprese furono da lui profuse nella sistemazione della sua casa di Lucca, un palazzo situato nel Terziere di S. Frediano, in via S. Giorgio all'angolo con via C. Battisti e nella casa di campagna alla Pieve di S. Stefano, acquistata da suo padre e che lo zio aveva iniziato a trasformare in villa.
Nel palazzo di città, non sistemò solo l'interno, ma modificò anche l'esterno, mettendo in evidenza la torre medievale e coronandola di archetti con poggiolo, formando un verone e interrompendo la linea della facciata che non era allineata perché formata dall'insieme di più case di diverse epoche.
Il disegno rappresenta gli stemmi inseriti da Sardini nella parte muraria piena della facciata in prossimità dell'angolo, che essendo più ampia rispetto alle parti piene tra le finestre, creava uno squilibrio compositivo nell'intero fronte.
Quello superiore, tracciato a grafite e parzialmente ripassato a inchiostro a penna, appare appeso a un rosone a foglie d'acanto circondato da un nastro che si attorciglia liberamente in volute simmetricamente disposte ai due lati; il secondo stemma presenta invece al suo interno un volto ed è decorato con due festoni laterali e un motivo vegetale ricadente verso il basso.
Sul disegno sono tracciati anche degli schizzi a matita non identificabili. Forse uno di questi rappresenta un'idea per una meridiana.

Collocazione

Milano (MI), Civiche Raccolte Grafiche e Fotografiche. Gabinetto dei Disegni

Credits

Compilazione: Caspani, Licia Anna (2007)

Aggiornamento: Caspani, Licia Anna (2009)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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