Stalli del coro

Lanzani, Carlo Antonio (esecutore)

Stalli del coro

Descrizione

Autore: Lanzani, Carlo Antonio (esecutore) (notizie 1692-1699), esecutore

Cronologia: post 1699 - ca. 1700

Tipologia: arredi liturgici e suppellettile ecclesiastica

Materia e tecnica: legno di noce / intaglio; legno di noce / scultura

Descrizione: Coro in legno di noce composto da un doppio ordine di stalli disposti su due livelli differenti e piccolo gradino per accedere al secondo sormontato da una cornice continua aggettante formata da un'architrave spezzata in modo ritimico da archi a tutto sesto, sorretta da mensoline a riccioli con testine di agneli scolpite, girali d'acanto nella fronte. All'interno dell'arcata a tutto sesto si aprono dei medaglioni ovali con all'interno busti degli evangelisti e della Sacra Famiglia, mentre la profilatura esterna è costituita da foglie d'acanto e teste di angeli scolpite. Al di sopra angeli a tutto tondo e dalla gestualità differente reggono dei cartigli alternati a delle corone fiorite che alludono alla Incoronazione della Vergine. Lo stallo si compone di una specchiatura modanata con decoro a girali centrale e piccola testa di cherubino, mentre la suddivisione fra un seggio e l'altro è ritmata da candelabre movimentate che sorreggono dei putti a tutto tondo; piccolo bracciolo a ricciolo come quelli che racchiudono la seduta dalla forma pronunciata a esse della foglia d'acanto; l'ordine inferiore ripete lo stesso raffinatissimo schema privo però delle candelabre con i putti.

Notizie storico-critiche: Il coro ligneo venne scolpito a cominciare dal 1699, cioè immediatamente dopo la decorazione ad affresco dell'abside come rivela il lato sinistro che sormonta parte delle quadrature, da Carlo Antonio Lanzani, fratello del pittore Andrea, realizzando un capolavoro di ebanisteria. Al centro è posto il grandioso leggio.

Collocazione

Lodi (LO), Tempio civico dell'Incoronata

Credits

Compilazione: Faraoni, Monja (2013)

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).