Scena

Mens, Leone; Bottazzi, Pierluigi

Scena

Descrizione

Identificazione: Caravella

Autore: Mens, Leone (sec. XIX seconda metà), realizzatore; Bottazzi, Pierluigi (1964-), autore modifiche

Ambito culturale: ambito lombardo

Cronologia: post 1898

Tipologia: teatro di figura

Materia e tecnica: carta / pittura; colla; tela; cotone

Misure: 595 cm x 227 cm (secondo principale); 525 cm x 250 cm (primo principale); 416 cm x 35 cm (rompimento (sponda)); 430 cm x 47 cm (rompimento (mare)); 58 cm x 81 cm (rompimento (cassero A)); 56 cm x 78 cm (rompimento (cassero B))

Descrizione: Scenografia composta da due principali e quattro rompimenti. Supporto in carta porosa 80 g. al mq. di colore écru e liscia da 80 g. al mq. di colore paglierino dipinta con colori ad acqua e fortezzata lungo i perimetri e le linee di piegatura con strisce in tela di cotone di diverse grammature. Allunghi più recenti in carta siling avana extra da 80 g. al mq.

Notizie storico-critiche: Scena realizzata per l'allestimento dello spettacolo "Cristoforo Colombo", scritto da Carlo II Colla nel 1898 a Biella. Le scene erano di Leone Mens e la musica del maestro Levis Ramella. Si tratta del terzo kolossal con duecento personaggi del repertorio della Compagnia Marionettistica Carlo Colla e Figli che segue "Excelsior" e "Il giro del mondo in ottanta giorni", a celebrare il progresso e l'uomo di età positivista. Lo sviluppo drammaturgico segue le tappe fondamentali dell'impresa del navigatore genovese utilizzando la formula del ballo si Scuola Scaligera ed alterna parti mimate parti danzate. Nel 1948 fu realizzata una versione cinematografica dello spettacolo. L'azione teatrale di Carlo II Colla segue l'impresa del navigatore genovese dal suo arrivo al Convento di S. Maria della Rabida, alla discussione del suo progetto di circumnavigazione con i dotti dell'Università di Salamanca sino alla richiesta di protezione fatta ai sovrani a Santa Fè durante l'assedio della città di Granada. L'intercessione della regina Isabella fa sì che la spedizione possa salpare dal porto di Palos. Lo spettacolo proseguiva con l'ammutinamento dei marinai, lo sbarco sull'isola di Guanahani sino al rientro in Spagna di Colombo per subire un processo. La concezione ottocentesca in cui era nato lo spettacolo prevedeva che al protagonista morente si offrisse la visione della gloria futura.
Nel 1992, da una coproduzione con il Teatro alla Scala, nacque un nuovo allestimento che univa a questa azione mimica, alcune parti cantate dell'opera di Franchetti.

Collocazione

Milano (MI), Museo del Teatro di Figura - MUTEF

Credits

Compilazione: Citterio, Franco (2011)

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