Descrizione

La macchina era originariamente manuale, ma è stato successivamente aggiunto un motore, ancor oggi presente. E' formata da una struttura in legno che porta una successione di subbi in legno e due in ferro, per tendere fortemente e guidare il tessuto durante la lavorazione. I subbi possono essere controllati e sostituiti aprendo i coperchi d'ispezione posti sul lato destro della macchina. La parte centrale è costituita dalla "striscia" o struttura porta-lamine: consiste in una coppia di robusti listelli quadrangolari sulla cui faccia superiore si fissano, tramite viti, una coppia di lamine di legno identiche, disposte affrontate e con i rilievi in posizione complementare; un distanziatore in ferro (detto "lingua"), lungo poco meno dell'altezza del tessuto piegato, solidale alla striscia e posizionato fra le due falde del tessuto, le mantiene separate correttamente.

Funzione: Tracciare il moire su tessuti piegati a metà sull'altezza.

Modalità d'uso: Il tessuto da marezzare viene montato sulla macchina, piegato a metà sull'altezza e ben teso (tipo di piegatura più vecchio, ma che fornisce i risultati migliori): illuminandolo da dietro, con l'aiuto di un "raddrizzatrame" viene sistemato fino ad avere una perfetta sovrapposizione delle trame nelle due falde sovrapposte (un errore di una o due inserzioni è sufficiente perchè anziché l'"occhio" del moire si formi una disordinata onda). Quando si avvìa la macchina il tessuto scorre fra i subbi tensori, dal basso verso l'alto, e circa a metà del suo cammino è sforzato a passare nella "striscia", cioè fra una coppia di lamine o stecche dotate di rilievi complementari fra loro: questi ultimi deformano l'intreccio, spostando le trame e "tracciando" il moire. La tracciatura del moire viene eseguita da una coppia di operai, seduti uno di fronte all'altro: uno controlla il movimento della macchina, regolandolo opportunamente, l'altro segue lo scorrimento del tessuto. Successivamente il tessuto dovrà essere calandrato per fissare e rendere evidente l'effetto, facendolo passare fra due cilindri di cui il primo è liscio e riscaldato fra i 100° e i 130° C, il secondo è ricoperto di una carta speciale: su di essi viene quindi esercitata una pressione che arriva a circa 30 tonnellate.

Datazione: post - ante

Materia e tecnica: legno; ferro

Misure: 163 cm x 75 cm x 193 cm

Collezione: Macchine e strumenti tessili del Museo Didattico della Seta di Como

Collocazione

Como (CO), Museo Didattico della Seta

Riferimenti bibliografici

Ettore Bianchi "Dizionario internazionale dei tessuti", Como 1997, pp. 264, 265

Credits

Compilazione: Bianchi, Carlotta (2002); Masciadri, Diego (2002)

Aggiornamento: Bianchi, Carlotta (2007)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).