Incis T-K-6 Deluxe - registratore - industria, manifattura, artigianato

INCIS; Castelli, Arrigo

Incis T-K-6 Deluxe - registratore - industria, manifattura, artigianato

Descrizione

Magnetofono costituito da una valigia in legno ricoperto in tela cerata grigio chiaro e scuro. Il coperchio è mancante. Frontalmente, sulla base, è inserita una maniglia in gomma e metallo per il trasporto. Nella base sono inseriti il motore, i circuiti di funzionamento del magnetofono e l'altoparlante (potenza d'uscita 3,5W). La faccia superiore della base è costituita da una piastra in plastica nella quale è inserito il dispositivo d'uso. Questo è costituito due fusi con inserite due bobine di nastro magnetico (da 6") e i comandi d'uso: un potenziometro per l'accensione e la regolazione del volume, un selettore per la modalità d'uso registrazione/riproduzione e per l'avanzamento/riavvolgimento veloce, tre tasti per la selezione del dispositivo in ingresso (microfono/radio/giradischi) e tre per la modalità di ricezione del segnale (stereo/mono a sinistra/mono a destra), tre potenziometri per la regolazione di toni acuti e bassi e per il missaggio. Lateralmente si trovano, a sinistra, una presa a cinque poli per il collegamento della radio e una per il collegamento di un microfono, a sinistra, una presa a cinque poli per il collegamento del giradischi e una presa per il collegamento di cuffie per l'ascolto. Il nastro magnetico scorre tra le testine di registrazione e riproduzione. Vicino alla testina si trova il pulsante di accensione e un contagiri a numeri con pulsante di azzeramento. Sopra alle bobine si ha un dispositivo a leva per selezionare la velocità di trascinamento: 19 o 9,5cm/sec. La parete verticale frontale è parzialmente sostituita con una griglia in metallo che protegge l'altoparlante interno.

Funzione: Registrazione di suoni su nastro magnetico e riproduzione di suoni memorizzati su nastro magnetico. Registratore con due velocità di trascinamento, permette la registrazione di 60 minuti per ogni pista (quattro piste in totale) alla velocità di 9,5cm/sec. Questo registratore ha la possibilità di ascolto stereo e di ascolto in fase di registrazione.

Modalità d'uso: Inserire la spina nella presa di corrente. Posizionare le bobine negli appositi fusi. Selezionare la modalità d'uso (registrazione/riproduzione). Collegare eventuali accessori esterni. Accendere il magnetofono ed attendere il riscaldamento delle valvole. Procedere con la registrazione o la riproduzione, regolando il volume, i toni acuti e bassi ed effettuando missaggi. Registrazione: i suoni, raccolti da un microfono, modulano una corrente elettrica che fa variare il flusso di un'elettrocalamita, detta testina di registrazione. Un nastro magnetico passa a contatto della testina e si magnetizza grazie a questo flusso. Il nastro conserva la sua magnetizzazione. Riproduzione: per la riproduzione del suono, il nastro magnetizzato viene fatto passare nella testina di riproduzione (un altro elettromagnete). Essendo magnetizzato, modula una corrente che, opportunamente amplificata, viene inviata ad un altoparlante.

Notizie storiche: La registrazione e riproduzione del suono ha inizio nel 1877 con il fonografo di Edison che utilizzava cilindri incisi come supporti. Nel 1889 invece venne brevettata da Bell e Tainter e successivamente rivisitata da parte di Berliner, la registrazione per incisione su dischi in gommalacca. Dopo un po' di sperimentazione, Berliner lanciò commercialmente l'apparecchio e i primi dischi, incisi su un solo lato, nel 1892. Nel 1898 venne invece brevettato il primo sistema di registrazione del suono su una sottile lamina d'acciaio: il telegrafono di Valdemar Poulsen permetteva di trasformare le pulsazioni binarie generate da una bobina magnetizzata da impulsi telegrafici. Solo nel 1947 si arrivò all'invenzione, da parte di Arrigo Castelli, del magnetofono. Castelli ideò prima la registrazione su filo d'acciaio e successivamente quella su nastro magnetico. Fondò anche la "Magnetofoni Castelli" per la loro produzione. Anche la "Geloso" produceva magnetofoni su licenza Castelli. Il nastro magnetico era avvolto su bobine difficili da caricare e facilmente soggette a danneggiamento. A metà degli anni sessanta iniziò la produzione delle audiocassette (musicassette, Compact cassette), destinate a sottrarre parte del mercato ai registratori a nastro magnetico (oltre che ai dischi in vinile), per la loro semplicità d'uso e il basso costo. Questo magnetofono era venduto, nel 1963-64, a Lire 75.000.

Autore: INCIS (progettista/ costruttore) (1953-); Castelli, Arrigo (inventore) (1921-2007)

Datazione: ca. 1963 - ca. 1964

Tipologia: magnetofono a valvole

Materia e tecnica: plastica; metallo; gomma; legno

Categoria: industria, manifattura, artigianato

Misure: 34 cm x 31 cm x 17 cm

Collocazione

Saronno (VA), Museo delle Industrie e del Lavoro del Saronnese

Riferimenti bibliografici

Magnaghi E. "50 anni di attività con la tecnica della registrazione e riproduzione analogica", 2005

Catalogo Radio "Catalogo Radio Televisione Acustica : 1963-64", Milano 1963, p. 437

Credits

Compilazione: Ranon, Simona (2008)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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