Zeiss Ikon Super Ikonta IV (534/16) - apparecchio fotografico - industria, manifattura, artigianato

Zeiss Ikon; Carl Zeiss

Zeiss Ikon Super Ikonta IV (534/16) - apparecchio fotografico - industria, manifattura, artigianato

Descrizione

Apparecchio fotografico tascabile a sviluppo orizzontale, in metallo. L'apparecchio è inserito in una custodia in pelle marrone con interno in velluto bordeaux alla quale è fissata mediante una vite posta inferiormente. L'apparecchio poteva essere utilizzato senza estrarlo dala custodia ma solo aprendone lo sportello frontale. L'apparecchio è costituito da un corpo centrale che funziona da camera oscura e l'obiettivo con il soffietto in pelle estraibile e un dorso in cui si inserisce la pellicola da 120cm in rullo (per pose formato 6x6cm). Premendo un pulsante posto sopra al corpo centrale si apre lo sportello che protegge l'obiettivo permettendone il posizionamento per l'uso, ovvero l'apertura del soffietto. La messa fuoco avviene direttamente sull'obiettivo ruotando un'apposita ghiera (per distanze di ripresa da 1,2m all'infinito). All'interno dell'ottica si trovano un diaframma ad iride ed un otturatore Compur Synchro. L'apparecchio ha un esposimetro interno a sistema LVS con cellula sensibile posta frontalmente, accanto al mirino e protetta da uno sportellino apribile. Aperture del diaframma a iride (da f/3,5 a f/22) e velocità di scatto dell'otturatore (da 1a 1/500 di secondo più la posa B che tiene aperto l'otturatore fino a che non si rilasci il dispositivo di scatto) si regolano direttamente sull'ottica, ruotando apposite leve e ghiere poste in corrispondenza dei dispositivi stessi. Una volta effettuata la misura con l'esposimetro, le ghiere di comando della velocità dell'otturatore e dell'apertura del diaframma si muovono insieme (sistema LVS). Sul corpo centrale è inserito un mirino galileiano a sinistra. Superiormente, a destra, troviamo una rotella per l'avanzamento e il riavvolgimento della pellicola con contafotogrammi e il pulsante di scatto dell'otturatore, a sinistra si trova invece una rotella per impostare la sensibilità della pellicola espressa in ASA (da 5 a 640) o DIN (da 9 a 30), al centro è inserita una guida ad incastro per l'inserimento di un flash esterno. Il dorso dell'apparecchio è incernierato su un lato ed apribile per l'inserimento ed il prelievo della pellicola in rullo. Sullo sportello è presente una piccola finestrella scorrevole che permette l'accesso all'attacco sincronizzato per il flash. Sotto all'apparecchio è presente un foro filettato per fissare la custodia o per inserire l'apparecchio su un cavalletto.

Funzione: Apparecchio fotografico portatile utilizzato sia da fotografi professionisti che amatoriali, per realizzare fotografie di ottima qualità. Grazie all'obiettivo Tessar, universale e molto luminoso, era utilizzato sia per ritratti e gruppi che per paesaggi e monumenti. Permetteva la realizzazione di negativi formato 6x6cm su pellicola 120.

Modalità d'uso: Dopo aver caricato la pellicola in rullo nell'apposito vano nel dorso dell'apparecchio e aver regolato la sensibilità sull'apposito la fotocamera è pronta per l'uso. Si inquadra il soggetto che si intende fotografare guardando nel mirino (ricordandosi dell'errore di parallasse dovuto alla distanza mirino-obiettivo). Fissato un valore per la velocità di scatto dell'otturatore, si sceglie la miglior combinazione apertura/velocità, a seconda della lettura effettuata dall'esposimetro, ruotando unitamente le due ghiere. Mediante l'apposito anello posizionato sull'obiettivo, si regola la messa a fuoco del soggetto. Si fa avanzare la pellicola sul nuovo fotogramma e si preme il pulsante di scatto dell'otturatore. Questo si apre e la luce entra attraverso l'obiettivo ed impressiona la pellicola fotografica. L'otturatore si richiude. Prima di effettuare un'altra ripresa occorre far avanzare la pellicola sul fotogramma successivo. Finiti i fotogrammi, si riavvolge la pellicola, si estrae il rullino e si procede allo sviluppo e alla stampa.

Notizie storiche: La nascita degli apparecchi fotografici a soffietto pieghevole rivoluzionò il modo di fare fotografia. Questi apparecchi rispondevano alle esigenze di leggerezza, maneggevolezza e minimo ingombro dei fotografi professionisti ed amatoriali. I primi apparecchi di questo tipo utilizzavano lastre negative, i successivi pellicole piane o in rullo. Gradualmente questi apparecchi introdussero miglioramenti tecnici che ne fecero strumenti per fotografie di qualità: otturatore a tendina sul piano focale, messa a fuoco regolabile, mirino orientabile, obiettivi con ottiche di alta qualità. I primi apparecchi di questo tipo, alla fine del XIX secolo, iniziarono ad essere prodotti dalla Goerz, dalla Kodak, dalla Zeiss, dall'Agfa. La linea Super Ikonta della Zeiss Ikon venne introdotta sul mercato nel 1934 e si presentò da subito come costituita da apparecchi di alta qualità. Venne costantemente migliorata al passo con l'avanzamento tecnologico e prodotta fino al 1960 circa. Il modello Super Ikonta IV era prodotto solo con obiettivo Tessar 75mm/f3.5, con otturatore Synchro Compur (sincronizzato con il flash) e aveva esposimetro incorporato a sistema LVS (Light-value system) ovvero che accoppiava le ghiere di regolazione della velocità di scatto dell'otturatore e dell'apertura del diaframma. Fissato un valore per la velocità di scatto le due ghiere si muovevano contemporaneamente per cercare la miglior combinazione apertura/velocità a seconda della lettura effettuata dall'esposimetro. La comodità di non dover selezionare separatamente velocità ed apertura si rivelava però un inconveniente ogni qualvolta bisognasse cambiare anche uno solo dei parametri e cambiare l'esposizione perchè era necessario sbloccare il dispositivo. Questo dispositivo venne superato dal telemetro accoppiato che accoppiava direttamente esposimetro interno e controllo di aperture e velocità.

Autore: Zeiss Ikon (costruttore) (1926/); Carl Zeiss (costruttore) (1846/)

Datazione: ca. 1956 - ca. 1960

Materia e tecnica: metallo; pelle; vetro; velluto

Categoria: industria, manifattura, artigianato

Misure: 13.5 cm x 10 cm x 10.5 cm

Peso: 900 g

Collocazione

Milano (MI), Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci"

Riferimenti bibliografici

Price Guide "Price Guide to Antique & Classic Cameras 1995 - 1996", Grantsburg, USA 1994, p. 448

Williamson D. "Comprehensive Guide for Camera Collectors", Atglen, USA 2004, pp. 94-109

Credits

Compilazione: Ranon, Simona (2008)

Aggiornamento: Iannone, Vincenzo (2011)

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).