Durst Laborator 138 Lavako - ingranditore fotografico - industria, manifattura, artigianato

Durst; Schneider

Durst Laborator 138 Lavako - ingranditore fotografico - industria, manifattura, artigianato

Descrizione

Questo dispositivo è costituito da un corpo superiore, collegato mediante una colonna rigida ad un piedistallo in metallo. Sull'asta è sistemato un piano in legno che può essere posizionato a diverse altezze consentendo diversi fattori di ingrandimento. Il corpo superiore è fissato alla colonna e la sua altezza può essere variata (fino a 57 cm) agendo su un'apposita manopola. Il corpo superiore è costituito da due parti. La prima è una scatola contenente, nella parte posteriore, un dispositivo illuminante con davanti un telaio estraibile lateralmente contenente un vetro bianco e sotto due lenti condensatrici estraibili (Latico 240 e Latico 180), ciascuna inserita in un telaio in metallo. Le lenti sono inserite, quella superiore, con la faccia piana rivolta verso l'alto e quella curva rivolta verso il basso, quello inferiore, viceversa. Sotto si ha una fessura dove si inserisce un telaio porta negativo formato 13x18cm con riduttore per formati 9x12cm. Sotto si ha un soffietto a lunghezza regolabile che termina con una torretta girevole che prevede la possibilità di inserire tre obiettivi: attualmente ne è presente solo uno, un Durst Componon 1:5,6 f=210cm della Schneider con diaframma a iride interno e aperture regolabili da f/5,6 a f/45. Sopra a questa scatola è inserita la testa a colori a condensatore, con adattatore Lavako, costituita da lampada, specchio concavo e due piccole lenti condensatrici e con tre manopole di regolazione e tre connettori. Agendo sulla manopola posta frontalmente è possibile regolare la distanza tra lampada e condensatore. Questo dispositivo è coperto da un una lamiera con camino.

Funzione: Proiezione, ingrandimento e riproduzione di immagini fotografiche a colori. La proiezione di un'immagine fotografica negativa su carta sensibile permetteva di ottenere positivi anche di dimensioni diverse rispetto al negativo originale. Il fattore d'ingrandimento dipende dalla focale dell'obiettivo: per focali di 5 cm erano possibili ingrandimenti massimi da 14,2 a 31 volte (a seconda della posizione del piano d'appoggio), per focali da 21cm ingrandimenti massimi da 1,2 a 6 volte. Era possible utilizzare lampade da 100 a 200W, lenti condensatrici da 85 a 240mm di diametro, negativi di formati da 24x36mm a 13x18cm (dal 35mm al grande formato), obiettivi di focali da f=5cm a f=21cm. Adatto ad un uso professionale.

Modalità d'uso: Sistemato il negativo nel telaietto, si accende la luce che, attraverso il condensatore, il negativo e l'obiettivo, traccerà sul piano di lavoro l'immagine presentata dal negativo. La qualità dell'immagine può essere migliorata grazie al sistema di messa a fuoco (ovvero variando la posizione dell'obiettivo rispetto al negativo). L'obiettivo con diaframma permette anche di variare la quantità di luce emergente dall'ottica. Il formato dell'immagine sul piano di lavoro dipende dagli spostamenti verticali fatti compiere alla parte superiore dell'ingranditore. L'esposizione si ha quando, collocata la carta fotografica sul piano di lavoro ed escluso il filtro rosso dal percorso dei raggi luminosi, si accende la lampada dell'ingranditore per il tempo necessario.

Notizie storiche: Con stampa si possono intendere due diversi procedimenti. Il primo è la stampa a contatto ottenuta mettendo il negativo a contatto con della carta fotografica, che viene impressionata esponendola alla luce. Il secondo prevede l'impiego dell'ingranditore tramite il quale l'immagine del negativo viene proiettata sulla carta sensibile. Se la stampa a contatto ha dimensioni uguali a quelle del negativo da cui deriva, con l'ingranditore si possono ottenere stampe di dimensioni molto maggiori rispetto al negativo, a seconda dell'obiettivo usato. L'uso dell'ingranditore si è reso necessario soprattutto con la nascita dei negativi di piccole dimensioni su vetro prima e su pellicola poi. Se con i primi apparecchi da studio o da terrazza era sufficiente ottenere stampe a contatto o al limite proiettare le immagini per visioni più grandi, con i negativi in medio e piccolo formato si è reso necessario l'uso di ingranditori per ottenere immagini di dimensioni superiori.

Autore: Durst (costruttore) (1936/); Schneider (costruttore) (1913/)

Datazione: ca. 1948 - ca. 1970

Materia e tecnica: metallo; vetro; legno

Categoria: industria, manifattura, artigianato

Misure: 80 cm x 80 cm x 205 cm

Collocazione

Milano (MI), Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci"

Riferimenti bibliografici

Hedgecoe J. "Fotografare : tecnica e arte", Milano 1976, pp. 188-189

Credits

Compilazione: Ranon, Simona (2008)

Aggiornamento: Iannone, Vincenzo (2011)

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