Stele funeraria del principe Guglielmo d'Orange Nassau

Fontana Pietro; Canova Antonio

Stele funeraria del principe Guglielmo d'Orange Nassau

Descrizione

Identificazione: Stele funeraria

Autore: Fontana Pietro (1762-1837), incisore; Canova Antonio (1757-1822), inventore

Ambito culturale: ambito veneto

Cronologia: 1806

Oggetto: stampa

Soggetto: monumenti funebri e commemorativi

Materia e tecnica: acquaforte / bulino

Misure: 186 mm x 277 mm (Parte incisa); 200 mm x 295 mm (Parte figurata)

Notizie storico-critiche: Per quanto riguarda i rilievi con le Stele, riconosciuti l'espressione più poetica del "bello sepolcrale", si conoscono due serie. La prima, che comprende incisioni a soli contorni, è rappresentata nella collezione Tadini da quattro fogli incisi da Pietro Fontana con la Stele di Giovanni Volpato, del conte Alessandro de Souza Holstein, del principe Guglielmo d'Orange Nassau, di Domenico Manzoni (cat. III.25, 26, 27 e 31) cui sarebbero da aggiungere, per completare la serie, la Stele Falier e quella per Ottavio Trento, che mancano. L'unico appiglio per datare questa prima serie - oltre alla cronologia relativa rappresentata dalla data di realizzazione dei monumenti - è rappresentato, a mia conoscenza, dal fatto che la Stele per Guglielmo d'Orange Nassau che dipende dal modello in gesso di Possagno (cfr. G. Pavanello 1976, n. 194) completato entro il 1806, e non dal marmo, come si verifica facilmente osservando le varianti nella posizione dello scudo, mentre la Stele Manzoni fu naturalmente incisa dopo il 1817-1818.

Le sei stele furono oggetto però di una seconda tiratura rappresentata da incisioni di traduzione con esiti di grande raffinatezza. Pietro Fontana tra il 1810 e il 1811 riceve il pagamento per l'incisione della Stele Volpato (Canova e l'incisione 1993, pp. 188-190, LII, M 1) probabilmente da riferire all'incisione di traduzione; a partire dal 1810 da Angelo Campanella incide la Stele de Souza (Canova e l'incisione 1993, pp. 181-182; XLIX, M 1) e Pietro Bonato la Stele Falier (Canova e l'incisione 1993, pp. 202-203, n. LVII, S 1); nel 1811 Giovanni Balestra incide la Stele d'Orange (Canova e l'incisione 1993, pp. 186-187 n. LI, S 1); al secondo decennio del secolo si data genericamente il lavoro di Giovanni Battista Balestra sulla Stele per Ottavio Trento (Canova e l'incisione 1993, p. 231 n. LXXIV).

L'incisione in esame, che riproduce la Stele per Guglielmo d'Orange Nassau, dipende dal modello in gesso di Possagno (cfr. G. Pavanello 1976, n. 194) completato entro il 1806, e non dal marmo, come si verifica facilmente osservando le varianti nella posizione dello scudo
M. Albertario

Collocazione

Lovere (BG), Accademia di Belle Arti Tadini. Galleria dell'Accademia

Credits

Compilazione: Passamani, Alessia (1997); Scalzi, Gino Angelico (1997)

Aggiornamento: Albertario, Marco (2014)

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