Logge di Rafaele nel Vaticano

Volpato Giovanni; Teseo Ludovico

Logge di Rafaele nel Vaticano

Descrizione

Titolo proprio: Pilastro VII esterno

Identificazione: grottesche e altri motivi decorativi

Autore: Volpato Giovanni (1740/ 1803), incisore; Teseo Ludovico (1731/ 1782), disegnatore

Cronologia: 1774

Oggetto: stampa

Soggetto: decorazioni e ornati

Materia e tecnica: bulino

Misure: 115 mm x 350 mm (parte incisa); 103 mm x 370 mm (parte figurata)

Notizie storico-critiche: La matrice, incisa da Giovanni Volpato su disegno di Ludovico Teseo, riproduce nello stesso verso il VII contropilastro delle Logge di Raffaello (Dacos 1986, p. 254, n. VII B). Il foglio appartiene alla terza dispensa del volume "Logge di Rafaele nel Vaticano" realizzata entro il 1777.
Nella parte inferiore del bulino appare un'iscrizione che riporta il nome dell'incisore, del disegnatore e il privilegio papale di Clemente XIV.
La composizione è definita dalla presenza di strumenti musicali forse desunti, nel pilastro originale, da una pittura della Domus Aurea: al centro appaiono quattro gruppi di strumenti contemporanei, disposti come armi e uniti da un nastro tenuto all'apice da una testa di leone, secondo una composizione all'antica.
In questa terza serie Volpato e Teseo riproducono i contropilastri con grande libertà: la scarsa leggibilità della zona inferiore della decorazione affrescata spinge a integrazioni di fantasia e all'aggiunta di bordure di arazzi alla base di 5 dei 12 pilastri riprodotti.
Il foglio, come per le stampe che compongono la prima serie, viene citato dai principali dizionari (Thieme - Becker / Bénézit) e repertori di catalogazione. Studiato principalmente come unità all'interno della serie, prima da Passavant (1864, p. 170, n. q) e successivamente da Ruland nella collezione di Windsor Castle (1876, p. 230, 1 - 37). Con la critica moderna sono i singoli fogli a diventare oggetto di studio: Dacos (1986, p. 254, n. VII B), Bernini Pezzini, in Raphael Invenit (1985, p. 106, n. XIII.37), Hoper (2001, p. 479, n. G 21.35). Un'ulteriore riflessione sulle stampe di Volpato viene affrontata da Marini (1988, p. 177, n. 189) e infine da Gilet (2007, p. 176, n. 34) che riporta dati tecnici e bibliografici aggiornati che correda con un commento stilistico sulla serie.
Le stampa qui analizzata rivela l'altissima qualità della produzione incisoria di Volpato che, in questa serie è già proteso verso la sperimentazione di nuove tecniche volte a tradurre lo sfumato con una sintassi nuova. Su di una leggera linea di contorno tracciata all'acquaforte - sinopia del frescante - egli infatti intesse con il bulino una fitta rete di linee e punti ripassandoli più volte con strati leggerissimi.
La datazione è comprovata dalla presenza del privilegio papale di Clemente XIV e dalla data 1774 apposta sulle prime 4 lastre, mentre le successive stampe, datate 1775, non recano alcun privilegio. I frontespizi della seconda e terza parte sono infine rispettivamente datati 1776 e 1777.
Alcuni di questi esemplari furono dipinti a mano e i più preziosi inviati nelle principali corti d'Europa contribuendo al revival del gusto delle grottesche in epoca neoclassica. Un numero di esemplari è oggi conservato presso il Fondo Lanciani della Biblioteca dell'Istituto di Archeologia e Storia dell'Arte.
Il foglio compone la terza dispensa in cui Giovanni da Volpato, in collaborazione con Ludovico Teseo, riproduce i pilastri esterni delle Logge Vaticane completando l'operazione già iniziata dall'incisore Giovanni Ottaviani in collaborazione con il pittore Gaetano Savorelli e l'architetto Pietro Camporesi che avevano precedentemente tradotto i pilastri a festoni, la sezione di un quarto di ogni volta con lunetta e gli estradossi corrispondenti tra il 1768 e il 1769 (per approfondimenti sulla serie vedi scheda n. S0080-00016).
Spanevello, Marta

Collocazione

Lovere (BG), Accademia di Belle Arti Tadini. Galleria dell'Accademia

Credits

Compilazione: Passamani, Alessia (1997); Scalzi, Gino Angelico (1997)

Aggiornamento: Spanevello, Marta (2013)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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