Oratorio di S. Antonio

Borno (BS)

Indirizzo: Borno (BS)

Tipologia generale: architettura religiosa e rituale

Tipologia specifica: oratorio

Configurazione strutturale: Oratorio a pianta trapezoidale costituito da navata e presbiterio (con volte a crociera), da un portico addossato al lato nord (tre campate con volte a crociera) e da un campaniletto a vela. Sotto la campata posta verso ovest, quella del presbiterio, al piano seminterrato si trova un locale con volta a botte a sesto acuto. Le strutture verticali sono costituite da muratura portante e colonne per il portico. La copertura è a padiglione irregolare, il manto di copertura in tegole a coppo in laterizio

Epoca di costruzione: sec. XIV - sec. XX

Autori: Ferramola, Floriano, decorazione; Piazza, Callisto, decorazione

Descrizione

Edificato su una cappella, il quattrocentesco oratorio dedicato a S. Antonio di Padova sorge sul lato sud del sagrato della chiesa parrocchiale di Borno. La struttura preesistente si individua oggi nelle due finestrelle trilobate, emerse nella parete ovest durante i restauri novecenteschi.
L'ingresso dell'oratorio è preceduto da un elegante portico settecentesco coperto da volte a crociera e costituito da tre arcate che si sviluppano da snelle colonne in pietra. L'interno, formato dall'unione di due distinti ambienti realizzati in epoche diverse, è quasi interamente decorato ad affresco ed è suddiviso in due campate con copertura a crociera.
Nella parete sud della seconda campata troviamo i resti di un affresco cinquecentesco di cui rimangono solo le figure di S. Pietro, S. Martino e S. Giovanni Battista su uno sfondo architettonico. L'affresco, probabilmente opera del bresciano Floriano Ferramola, risulta oggi compromesso da una finestra aperta al centro nel secolo XIX. Sulla parete nord della stessa campata è posizionata un'importante tela, di autore ignoto, che ricorda l'incendio di Borno avvenuto nel 1688. La parete meridionale della prima campata è decorata da un affresco realizzato nel 1528 da Callisto Piazza da Lodi (1500-1561). Un'ampia zoccolatura sorregge una lunetta che ospita una Sacra Conversazione, con la Madonna e il Bambino fra i SS. Antonio abate, Giovanni Battista, Rocco e Martino.

Notizie storiche

L'oratorio di S. Antonio di Padova è stato edificato inglobando una antica cappella di pianta quadrata del secolo XIV, composta da un unico vano con portico antistante a est.
Tra la fine del XV e l'inizio del XVI secolo prende forma l'edificio così come lo vediamo oggi: viene demolito il portico esistente e all'originaria cappella se ne aggiunge un'altra con volta a crociera unita alla preesistente grazie ad un arco traverso a sesto acuto.
Risale al 1528 l'affresco dipinto da Calisto Piazza da Lodi e sempre ai primi anni del Cinquecento si colloca l'opera del bresciano Floriano Ferramola. Successivamente, nel secolo XVII, si aprono sulla parete nord due porte architravate e si addossa il portico con colonne tuscaniche dove si legge la data 1780. L'edificio viene restaurato nel 1959 a cura della Soprintendenza ai Monumenti della Lombardia su progetto dell'architetto Giuseppe Battista Simoni. Durante i lavori vengono demolite alcune sovrastrutture e pareti divisorie non pertinenti e vengono riportate alla luce le decorazioni a fresco del Ferramola, rimaste nascoste sotto strati di intonaco.

Uso attuale: intero bene: chiesa

Uso storico: intero bene: cappella; intero bene: magazzino; intero bene: cappella

Condizione giuridica: proprietà Ente religioso cattolico

Riferimenti bibliografici

Bertolini A./ Panazza G., "Arte in Val Camonica", Brescia 1980, vol I, pp. 258-263

Pedersoli G. S./ Ricardi M., "Guida di Val Camonica e valli confluenti", Gianico (Bs) 1998, pp. 163-164

Vari, "Terra di Valle Camonica", Brescia 1984, p. 43

Goldaniga G., "Borno e la sua storia", Dezzo (Bg) 1983, p. 209

Vari, "Enciclopedia bresciana", Brescia , vol I, p. 236

Credits

Compilazione: Scalvinoni, Gabriele (2005)

Aggiornamento: Trombini, Lara (2014)

Descrizione e notizie storiche: Trombini, Lara

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