Chiesa di S. Maria Assunta

Calcinate (BG)

Indirizzo: Piazza Dalla Chiesa (Nel centro abitato, distinguibile dal contesto) - Calcinate (BG)

Tipologia generale: architettura religiosa e rituale

Tipologia specifica: chiesa

Configurazione strutturale: Facciata maestosa tipicamente barocca, interno a tre navate coperte da volte a botte unghiata e da grande cupola con calotta absidale nel presbiterio

Epoca di costruzione: sec. XII - sec. XIX

Autori: Juvarra, Filippo, progetto; Pirovano, Anton Maria, progetto: facciata

Descrizione

La chiesa parrocchiale di S. Maria Assunta domina la Piazza su cui si affaccia con la sua imponente torre campanaria, ma è percorrendo Via Molino che si può apprezzare la bellezza e la maestosità della sua complessa facciata. Le origini del sito risalgono al medioevo con trasformazioni nei secoli successivi fino alla radicale ricostruzione, tra la fine del Seicento e l'inizio del Settecento, su disegno dell'architetto Filippo Juvarra, uno dei massimi esponenti dell'architettura barocca, che lavorò a lungo come architetto di casa Savoia. La maestosa facciata principale si sviluppa su due comparti, separati da alti cornicioni. È sormontata da un alto coronamento con le statue della B.V. Maria Immacolata e di due grandi Angeli, più in basso sono inseriti altri due Angeli e i santi Valentino e Bonifacio. L'interno si presenta con un'ampia navata centrale e due minori laterali, dove troviamo i sei preziosi altari e due pulpiti marmorei. Da un alto cornicione aggettante si diparte la grande volta a botte unghiata, fregiata di stucchi e di affreschi. Tra le numerose opere d'arte conservate vanno ricordate la "Madonna in Trono con Bambino e S. Luigi" di G. Bettino Cignaroli, "l'Assunzione" di Francesco Coghetti, la "Madonna che porge lo scapolare al Beato Simone Stocke a Papa Onorio III" e la "Crocifissione tra i santi Valentino e Bonifacio", entrambi di Francesco Dagiù. Allo scultore Bartolomeo Manni junior di Gazzaniga viene ascritto un altare laterale del 1762, mentre la decorazione a stucco è attribuita agli stuccatori Muzio ed Eugenio Camuzio. Notevole il pavimento del presbiterio in mosaico. La torre campanaria è staccata dalla chiesa ed è lievemente pendente.

Notizie storiche

Anticamente la Chiesa di S. Maria Assunta sorge all'interno del castrum altomedievale di Calcinate, probabilmente come oratorio di fondazione privata, ma successivamente viene abbattuta e ricostruita, tra il 1505 e 1535, senza conservare nulla dell'origine impianto. Nel 1585 subisce lavori di ampliamento e ristrutturazione che la allungano di una quarta campata verso ovest abbattendo la facciata e riducendo il numero degli altari, che da cinque diventarono tre, in quanto non vengono ripristinati per mancanza di finanziamenti. La chiesa è stata completamente ricostruita, tra il 1683 e il 1745, su disegno dell'architetto Filippo Juvarra, uno dei massimi esponenti dell'architettura barocca, che ha lavorato a lungo per casa Savoia. Lo Juvarra inverte l'orientamento dell'edificio ponendo l'abside a ovest. La facciata principale è stata poi completata, nel 1759, da Antonio Maria Pirovano, scultore, pittore e maestro d'intaglio, che realizza le pregevoli statue disposte al limite dei cornicioni. Gli altari e le decorazioni interne sono state completate nella seconda metà del Settecento e nei primi anni dell'Ottocento. Il campanile è stato realizzato nel 1652, mentre la cella campanaria è successiva, perché rifatta nel 1884 quando alla sommità è stata posta una statua in rame che spicca per i suoi cinque metri di altezza. L'ultimo intervento di restauro risale al 2011 con il rifacimento del pavimento e dell'impianto di riscaldamento.

.

Uso attuale: intero bene: chiesa

Uso storico: intero bene: chiesa

Condizione giuridica: proprietà Ente religioso cattolico

Accessibilità: Apertura dalle 8,00 alle 12,00 e dalle 15.00 alle 19,00

Credits

Compilazione: Scaburri, Luca (2007)

Aggiornamento: Morandini, Lucia (2014)

Descrizione e notizie storiche: Morandini, Lucia

Fotografie: Morandini, Lucia

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).