Grand Hotel San Pellegrino

San Pellegrino Terme (BG)

Indirizzo: Viale Bortolo Belotti (Nel centro abitato, distinguibile dal contesto) - San Pellegrino Terme (BG)

Tipologia generale: architettura per la residenza, il terziario e i servizi

Tipologia specifica: albergo

Configurazione strutturale: Imponente fabbricato disposto su 7 piani fuori terra, dal volume movimentato dalla sporgenza sul lato opposto a quello del fiume Brembo, di due piccole ali laterali e di un corpo centrale con copertura a cupola a corona che accentua il carattere monumentale del'edificio. I prospetti dei corpi laterali sono in parte scanditi da lesene con intonaci decorati. Al piano inferiore sono presenti aperture vetrate ed ai piani superiori aperture disposte a regolari intervalli, contornate da elaborate ed eterogenee decorazioni e motivi floreali, presenti anche nelle balaustre in cemento del terrazzo al piano terreno e negli artistici ferri battuti nelle ringhiere dei balconi. All'interno ambienti di notevole ampiezza sfarzosamente decorati da stucchi, dai numerosi ferri battiti delle ringhiere, dai lampadari e dalle "appliques"

Epoca di costruzione: 1902 - 1904

Autori: Squadrelli, Romolo, progetto; Mazzocchi, Luigi, progetto

Descrizione

L'albergo, inaugurato nell'estate del 1904, sorge sulla sponda sinistra del fiume Brembo. Il fronte principale è articolato in un blocco centrale, che comprende la grandiosa hall con scalone in marmo di Carrara, e in due corpi laterali sporgenti. La facciata è decorata con affreschi e sculture in pietra e ferro battuto: cariatidi, elementi zoomorfi, putti e festoni. Lungo il fronte anteriore corre un'ampia ed elegante veranda, mentre sul fronte posteriore un canale di scolo coperto raccoglie tutti gli scarichi della struttura alberghiera. L'imponente costruzione si sviluppa su una superficie di 3000 metri quadrati, per sette piani d'altezza nel corpo centrale e sei nei laterali. Ispirato ai grandi alberghi europei dell'Ottocento, il progetto dell'architetto Romolo Squadrelli, in collaborazione con l'ingegnere Luigi Mazzocchi, costituisce il primo, tra i grandi interventi edilizi realizzati a San Pellegrino, ad abbracciare le forme moderne dell'architettura Liberty, all'epoca diffuse in tutta Europa. Forme che caratterizzarono non solo la decorazione dell'edificio ma anche tutto l'arredo interno. Anche dal punto di vista tecnologico il Grand Hotel si affermò come struttura ricettiva all'avanguardia: era provvisto di ascensori, luce elettrica, acqua potabile e telefono in tutte e 250 le stanze. Con l'avvio del cantiere si rese necessaria anche la costruzione di un ponte in legno, sostituito nel 1924 dall'attuale struttura in cemento armato (Ponte Principe Umberto) a collegamento delle due sponde del fiume.

Notizie storiche

Nel luglio del 1902 il Consiglio d'Amministrazione della Società delle Terme di San Pellegrino deliberò di promuovere la costituzione di un grande albergo con l'obiettivo di attirare nuova clientela fino ad allora orientata su località termali più conosciute come Vichy o Carlsbad.
Nel settembre dello stesso anno si costituì la Società Anonima per la Costruzione di Grandi Alberghi in San Pellegrino che invitò l'architetto Romolo Squadrelli ad occuparsi della progettazione "in stile moderno" del Grand Hotel, in collaborazione con l'ingegnere Luigi Mazzocchi, responsabile della realizzazione dello stabilimento termale. L'albergo, dopo un periodo di lento declino, fu chiuso nel 1979 e da allora è rimasto in stato di abbandono fino al 2015, anno in cui hanno preso avvio i lavori di restauro la cui conclusione è prevista entro il 2019. A testimonianza della sua antica gloria resta oggi il Libro degli Ospiti, donato all'amministrazione comunale e custodito presso la Biblioteca di San Pellegrino Terme. Qui si leggono i nomi dei personaggi illustri che vi soggiornarono come la Regina Margherita di Savoia (1905), la regina Elena con i figli principe Umberto e principessa Maria (nell'agosto 1929), il compositore Pietro Mascagni, il generale Luigi Cadorna, i Premi Nobel Eugenio Montale e Salvatore Quasimodo, i nobili della famiglia dello zar di Russia, diplomatici e familiari di Re Faruk d'Egitto, Federico Fellini e Giulietta Masina e molti altri.

Uso storico: intero bene: albergo

Condizione giuridica: proprietà privata

Credits

Compilazione: Scaburri, Luca (2007)

Aggiornamento: Marino, Nadia (2016)

Descrizione e notizie storiche: Nava, Valentina

Fotografie: Marino, Nadia

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