Santuario di S. Maria della Misericordia - complesso

Castelleone (CR)

Indirizzo: Piazzale Santuario - Castelleone (CR)

Tipologia generale: architettura religiosa e rituale

Tipologia specifica: santuario

Configurazione strutturale: Edificio a croce latina ad una navata con absidi conchigliate. La struttura è costituita da muratura in laterizio lasciata a vista e animata da elementi ornamentali in cotto. Un grande tamburo ottagono si eleva sopra la costruzione, circondato da una serie di oculi e ornato da nicchie, che nasconde all'interno una grande cupola a tredici lati.

Epoca di costruzione: 1513 - 1525

Autori: De' Fondulis, Agostino, costruzione

Descrizione

Il complesso religioso sorge isolato in mezzo alla natura, tra prati e alberi, in un contesto ideale di pace e meditazione. Un lungo e rettilineo viale alberato che ha inizio nel centro del paese raggiunge l'edificio che appare agli occhi del visitatore come un'architettura compatta ed armoniosa, le cui masse sono ingentilite dalle decorazioni in cotto fatte di fregi, cornici, fasce, che percorrono le ampie superfici. La fronte del monumento ripropone con minore forza espressiva l'elegante facciata rinascimentale della Chiesa di S. Spirito e S. Maddalena a Crema, opera dello stesso autore, dove un ordine di quattro lesene con capitelli su piedistalli inquadra due nicchie a laterizi; ad esse si associano una finestra rotonda ed altri elementi ornamentali, i quali si ripetono nei fianchi del Santuario scandendo e animando i fronti percorsi dai contrafforti dei pilastri e dalle nicchie cieche. I recenti restauri hanno dato risalto alle orditure e alle sagomature ornamentali in cotto, che anche in origine dominavano sulla struttura muraria complessiva. L'architettura del tempio è sormontata da un grande tamburo ottagonale che si eleva sopra la costruzione, circondato da una serie di oculi e ornato da nicchie, che nasconde all'interno una grande cupola a tredici lati. All'interno del santuario a croce latina lo sguardo corre verso l'abside ed è catturato dalle 13 figure dipinte a fresco nelle nicchie del tamburo, riportate alla luce dai restauri: sono le figure degli Apostoli e di Cristo, realizzate con colori vivi e con tratti decisi e recentemente attribuite al pittore conosciuto come Pseudo Bramantino. Al di sopra si eleva il cupolone, il cui slancio ascensionale è accentuato dai costoloni che scandiscono la parte finale.

Notizie storiche

Una serie di apparizioni miracolose sono all'origine della fondazione del Santuario, costruito tra il 1513 e il 1516 su disegno dell'architetto Agostino De' Fondulis che realizza, anche attraverso l'uso del cotto, un'architettura semplice ed armoniosa in un luogo isolato, immerso nella natura non molto lontano dal centro di Castelleone. I lavori terminano con la consacrazione del tempio, l'11 maggio 1516; la cupola viene realizzata alcuni anni più tardi, nel 1525, ed è completata dagli affreschi che decorano le 13 nicchie del tamburo. Il 12 maggio 1617 il governo del Santuario è affidato ai Padri Agostiniani, che due anni dopo costruiscono il Convento a est del tempio; con la soppressione degli Ordini Religiosi, nel 1737 i Padri Agostiniani lasciano il convento che viene parzialmente demolito, conservando solo due ali del chiostro. Se alla fine del Settecento il Santuario si presenta ancora come in origine, nei due secoli successivi la situazione cambia radicalmente poiché sia l'esterno che l'interno vengono gravemente alterati; nell'Ottocento le superfici interne sono uniformemente scialbate e decorate da motivi monocromatici, mentre le cornici in cotto sono rifatte e semplificate. Nei primi anni del '900 si decide di ingrandire il tempio aggiungendo una campata all'ingresso della chiesa e rifacendone la facciata, variando in questo modo i rapporti volumetrici originari tra navata e tiburio con la conseguente perdita della forte verticalità voluta dal De' Fondulis. Sono gli interventi di restauro eseguiti nel 1965 su progetto dell'architetto Amos Edallo che restituiscono in parte l'originaria architettura dai tratti bramanteschi che oggi apprezziamo.

Uso attuale: intero bene: chiesa

Uso storico: intero bene: chiesa

Condizione giuridica: proprietà Ente religioso cattolico

Riferimenti bibliografici

Cremona e il suo territorio: Arte, suoni, colori e sapori tra Adda, Serio, Oglio e Po, Milano 2007, p. 99

Pandini G., Castelleone: il Santuario della B. V. della Misericordia, Cremona 2000

Verga G., I monumenti architettonici di Crema e dintorni, Crema 1939, p. 69

Credits

Compilazione: D'Ascola, Simona (2013)

Aggiornamento: Marino, Nadia (2015)

Descrizione e notizie storiche: Marino, Nadia

Fotografie: Barbalini, Fabio; D'Ascola, Simona

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