Chiesa di S. Francesco

Gargnano (BS)

Indirizzo: Piazzale Boldini (Nel centro abitato, integrato con altri edifici) - Gargnano (BS)

Tipologia generale: architettura religiosa e rituale

Tipologia specifica: chiesa

Configurazione strutturale: La chiesa si presenta a navata unica con copertura a volte, ma in origine doveva essere suddivisa in tre navate. Nella zona absidale si aprono tre cappelle con volte a costoloni. Dal fianco meridionale si accede alla cappella di S. Rocco, utilizzata come cappella iemale, che era l'originaria sacrestia. Lungo il lato meridionale della chiesa sorge il chiostro, a pianta quadrata

Epoca di costruzione: 1289 - prima metà sec. XIV

Descrizione

Secondo la tradizione la chiesa venne eretta nel 1289, anche se non ci sono riferimenti precisi che attestino la veridicità di questa data. È comunque plausibile considerare come data post quem il 1256, anno in cui fu terminato il S. Francesco di Brescia, che costituì il modello per la nostra chiesa. Questa, nonostante i vari interventi che subì nel corso dei secoli lascia ancora intravedere le originarie caratteristiche. Il portale, al di sopra del quale si apriva una grande finestra rettangolare, ha arco a tutto sesto modanato e, sostenuta da esili colonnine, una fascia di capitelli a crochet che termina all'interno con due testine dai tratti somatici semplificati. Ai lati sono collocate due formelle molto abrase con scolpito l'Agnus Dei. Negli scomparti laterali si aprivano due finestre, oggi murate, con sguancio modanato e arco a tutto sesto trilobato. Poco sotto l'apertura di destra si trova una nicchia, sottolineata da una cornice in pietra chiara, in cui è posta una statua di sant'Antonio da Padova, offerta votiva eseguita secondo quanto recita l'iscrizione, dal frate Antonio Delay di Lodi nel 1301.Sul lato settentrionale dell'edificio sono collocati ai lati della porta d'ingresso aperta nel XVII sec., due rilievi. L'uno a sinistra, molto deteriorato, raffigurante San Francesco che riceve le stimmate, datato attorno alla seconda metà del Quattrocento; l'altro, coevo, con scolpita la Vergine Incoronata che adora il Bambino.
La muratura dell'abside, a terminazione piana secondo i dettami architettonici francescani, conserva ancora i profili delle aperture originarie, sopra le quali spicca un quadrilobo ornato da "scodelle" di maiolica colorata.
L'interno, profondamente trasformato a partire dal XVII sec., oggi è a navata unica con copertura a volte, ma in origine doveva essere tripartito e privo degli altari laterali. Nella zona absidale si conservano ancora le ghiere policrome degli archi a sesto acuto che immettono nelle tre cappelle con volte a costoloni. Dal fianco meridionale si accede alla cappella di S. Rocco, utilizzata come cappella iemale, ma in origine sacrestia. Grazie a recenti restauri (1996) è stato messo in luce il più antico piano di calpestio, livello da cui si sviluppa lungo la parete muraria una decorazione policroma a tralci vegetali, che è stata datata alla fine del XIII secolo. Le pareti del vano alla base del campanile conservano resti di affreschi di modesto valore, coevi alla fondazione della chiesa. Appare visibile chiaramente un santo vescovo, la cui inquadratura frontale sottolinea la staticità della figura. Alla seconda metà del XIV secolo va riferito lo strato superiore, di cui è chiaramente leggibile il volto di Cristo. Il chiaroscuro, la maggior sinuosità del disegno e la più attenta resa spaziale suggeriscono influssi veneziani.
Lungo il lato meridionale della chiesa sorge il chiostro, databile alla prima metà del Trecento. A pianta quadrata è caratterizzato da un portico con archi inflessi di chiara derivazione veneziana. Su ogni lato sei colonnine poggianti su basamenti modanati e fogliati sostengono capitelli dalla svariata tipologia comprendente foglie, limoni, aranci, protomi umane e di animali, pesci e uccelli. Proprio questa varietà ha fatto propendere per una datazione coeva all'erezione della chiesa per quelli di derivazione corinzia, mentre attorno al Quattrocento per gli altri. Diverse lapidi, frammenti di cornici, stemmi e due are romane provenienti dal territorio gargnanese furono collocate nel chiostro quando si pensava di trasformare la struttura acquistata nel 1879 dalla Società lago di Garda, in un piccolo museo. Nei pressi dell'ingresso del chiostro, è collocato un sarcofago di porfido poggiante su colonnette con capitelli a crochet e con gli acroteri decorati con un motivo a rosetta. Originariamente era collocato in una cappella (demolita nel 1921) presso la chiesa unitamente ad un arcosolio che costituiva l'ingresso di un cimitero coperto situato davanti al chiostro

Notizie storiche

Sorge all'inizio del paese, nel 1289, come parte di un convento francescano.
Nel XIV si altera la facciata con l'innesto di sculture come statue in nicchia (S. Antonio, del 1301), sarcofago in marmo rosso (di scuola locale, 1302).
Nel XV sec. viene manomesso anche l'originale chiostro francescano, a portico su archi, con l'introduzione di una portale rinascimentale con architrave scolpito e il deposito di una serie di lapidi romane.
L'interno fu parzialmente rifatto nei sec. XVII e XVIII

Uso attuale: intero bene: chiesa

Uso storico: intero bene: chiesa

Condizione giuridica: proprietà Ente religioso cattolico

Accessibilità: Come arrivare:
Autostrada Milano Venezia uscita Brescia est, si prosegue sulla SS 45bis verso Salò e Riva.
In treno fino a Brescia e pulman fino a Gargnano.

Percorsi tematici:

Credits

Compilazione: Ribaudo, Robert (2009)

Aggiornamento: Marino, Nadia (2016)

Descrizione e notizie storiche: Ribaudo, Robert; Rurali, Elisabetta

Fotografie: BAMS photo Rodella/ Jaca Book

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