Villa Pirotta, Clerici

Besana in Brianza (MB)

Indirizzo: Via Rosnigo, 10 (Fuori dal centro abitato, distinguibile dal contesto) - Villa Raverio, Besana in Brianza (MB)

Tipologia generale: architettura per la residenza, il terziario e i servizi

Tipologia specifica: villa

Configurazione strutturale: Edificio costituito da muratura continua e solai a travatura.

Epoca di costruzione: 1827

Descrizione

Nel percorso di attraversamento del comune di Besana in Brianza, lungo la strada che conduce alla frazione Villa Raverio, non mancano i motivi di doglianza per l'ampia compromissione del territorio, destrutturato dall'irragionevole edificazione che ha minato l'integrità del paesaggio. Rimangono sparsi aggregati a corte e cortine rurali, brandelli di campagna già assediata.
Il nucleo abitato di Rosnigo appare quasi improvviso sulla sinistra, nascosto dalle alberature del parco di Villa Volontè, Scordia, Bulli. All'anonima palazzina attestata sulla via Giacomo Leopardi, risultato della ristrutturazione di una porzione del preesistente fabbricato, seguono le cortine a due piani delle vecchie case che introducono alla via Rosnigo, strada interna, quasi vicinale, che di lì a poco si allunga nella campagna, perdendosi in un fitto bosco. È, in effetti, un brano di paesaggio più integro quello a sud-ovest dell'abitato, e giungervi da Triuggio attraversando la frazione Calò o, ancor meglio, dal percorso che riprende storici tracciati di collegamento tra cascine consente di cogliere a distanza il compatto edificato del borgo, con la Villa Pirotta, Clerici annunciata dal vasto parco.
Il sistema aggregato con le cortine edificate a nord e ad est, su due piani, è nettamente dominato dall'ottocentesco edificio orientato sull'asse nord-sud, con un corpo, quello più antico, su due piani, al quale è giustapposta la porzione più signorile della dimora, a tre piani, dando origine ad una pianta ad L. Se nella testata è evidente il maggior ruolo identificativo della villa, non di meno il corpo più lungo e basso ne costituisce il necessario e coerente completamento.
Le facciate del corpo principale sono scandite da fasce marcapiano e dal regolare ritmo delle finestre, cui l'apporto della tavolozza cromatica di intonaco giallo e serramenti verde scuro restituisce immagine tipicamente lombarda. La testata rivolta ad ovest, dove sono presenti gli elementi di maggiore caratterizzazione, è preceduta al piano terra da una loggetta su colonne, due delle quali emergenti dalla muratura dell'edificio, conclusa da una terrazza superiore con vasi lapidei. In corrispondenza delle finestre del secondo piano quattro sfondatini quadrangolari con decorazioni a festone riprendono i motivi elaborati nella balaustra della sottostante terrazza.
Nella seconda metà del secolo scorso gli ambienti interni conservavano ancora l'originario impianto che aveva nella testata aperta al parco le sale di rappresentanza. L'intervento di ristrutturazione attuato in questi ultimi ha trasformato in modo radicale gli spazi, adeguati con le zone giorno e notte alle esigenze della Comunità Residenziale per disabili e al Centro di Accoglienza Temporanea ora insediata.
Attorno alla dimora permane il vasto parco esteso su circa due ettari, prevalentemente a prato digradante verso sud dal quale emergono pioppi cipressini a circolo attorno a un laghetto di falda e alberature addensate solo nell'immediato intorno degli edifici, lungo il vialetto che scende ad ovest verso l'accesso su strada, con l'originario impianto a quattro colonne lapidee.

Notizie storiche

Il nucleo di Rosnigo è un aggregato di origine rurale sorto in epoca medioevale lungo il percorso di attraversamento delle terre della Pieve di Agliate, da Calò a Villa Raverio, maggiori frazioni del circondario e a lungo comunità autonome. Assieme ad altri nuclei sparsi sul territorio, da Briosco a Zoccorino (nell'odierno comune di Triuggio), passò nel 1647 sotto il controllo di Tiberio Crivelli, e i territori di Villa Raverio, con Rosnigo, rimasero infeudati sino all'epoca austriaca.
Con la costituzione del Comune di Besana in Brianza, Rosnigo con tutte le frazioni e località contermini furono riunite sotto l'unica giurisdizione locale.
A Rosnigo, come Rigola, altra località vicina, fu eretta una cappella dove si celebrò messa sino a quando divenne parrocchia principale Villa Raverio. Accanto all'edificio religioso e ai modesti fabbricati di una corte rurale si aggiunse nell'Ottocento la Villa Pirotta, poi Clerici.
Nella carta dei Contorni di Milano, disegnata e incisa prima del 1827 dall'Istituto Geografico di Milano dell'I. R. Stato Generale Maggiore, già risulta presente il corpo principale della villa. Ciò consente di anticipare di qualche decennio la costruzione che, secondo Francesco Süss, dovrebbe essere posteriore al 1838 (Carta del Brenna, dove non compare), "forse verso la metà dell'Ottocento".
Al primo e principale nucleo già dotato del vasto parco si aggiunsero fabbricati minori e di servizio, affermandosi nella località per lungo tempo prediletto luogo di villeggiatura di nobili milanesi, rimasta sostanzialmente integra anche per la forte barriera all'edificazione dell'intorno derivata dalla presenza dei parchi delle altre due ville Boltraffio e Volontè, Scordia, Bulli.
Villa Pirotta, Clerici è stata donata alla Fondazione Orizzonti Sereni dalla famiglia Clerici, ultimi proprietari che ancora la detenevano alla metà degli anni Settanta del secolo scorso. Nel solco delle volontà espresse all'atto della donazione, la dimora oggi rinominata Villa Luisa ospita la Comunità Giorgio Boriolo, una struttura di accoglienza per disabili, organizzata opportunamente con spazi dedicati ad attività di laboratorio finalizzate al potenziamento dell'autonomia degli ospiti e alla conseguente gratificazione.
Negli anni recenti l'edificio ed i fabbricati annessi sono stati interessati da opere di ristrutturazione che, salvaguardando tipologia e architettura, hanno consentito di adeguare gli ambienti interni alle nuove esigenze.
L'intervento di ristrutturazione si è protratto per circa 15 mesi per una spesa di oltre due miliardi di lire, finanziati in parte da sostenitori privati ed in parte dalla Fondazione Elvetica "Stella Maior", dalla Regione Lombardia, e dalla Fondazione Cariplo.

Uso attuale: intero bene: comunità alloggio

Uso storico: intero bene: abitazione

Condizione giuridica: proprietà persona giuridica senza scopo di lucro

Accessibilità: In treno: linea ferroviaria Milano Porta Garibaldi-Monza-Carate Calò-Lecco (http://it.wikipedia.org/wiki/Ferrovia_Monza-Molteno)

In autobus: Autolinee Brianza Trasporti sulla linea: Z226 Besana B (FS) - Biassono - Monza (Ospedale S. Gerardo)

Per orari e mappe dei percorsi consultare il sito www.brianzatrasporti.it

Riferimenti bibliografici

Cappellini A., Memorie di Besana in Brianza, Besana 1952

Cappellini A., Besana nella pieve di Agliate oltre il Lambro, Besana Brianza 1978

Bagatti Valsecchi P.F./ Cito Filomarino A.M./ Süss F., Ville della Brianza. Lombardia 6, Milano 1978

Besana in Brianza 1869/ 1989 immagini di vita, Besana Brianza 1990

Percorsi tematici:

Credits

Compilazione: Dondena, Elisabetta (1995)

Aggiornamento: Mozzi, Attilio (1998); Garnerone, Daniele (2009)

Descrizione e notizie storiche: Garnerone, Daniele

Fotografie: Garnerone, Daniele

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