Villa Sartirana

Giussano (MB)

Indirizzo: Via Carroccio (nel centro edificato storico perimetrato al 1995) - Giussano, Giussano (MB)

Tipologia generale: architettura per la residenza, il terziario e i servizi

Tipologia specifica: villa

Configurazione strutturale: La villa presenta una pianta composta da un corpo di fabbrica rettangolare con due piani fuori terra e da un altro corpo più basso collegato al principale che ne determina una corte aperta prospiciente a via Carroccio. Il prospetto principale che si apre sul parco è caratterizzato da una facciata ben proporzionata dove, al piano terra, in asse al prospetto, vi è la presenza di cinque vetrate che ne ritmano la composizione. Le coperture sono a padiglione con manto in laterizio.

Epoca di costruzione: prima metà sec. XVI - prima metà sec. XVIII

Descrizione

La villa Sartirana è collocata nel centro di Giussano, precisamente nell'isolato tra via Carroccio, piazza Roma e via Umberto I.
Inserita nel parco comunale essa presenta una pianta composta da un corpo di fabbrica rettangolare, con due piani fuori terra e uno seminterrato, e da un altro corpo più basso, collegato al principale, che determina una corte aperta prospiciente su via Carroccio.
Il prospetto principale, aperto sul parco, è ben proporzionato: al piano terra vi è una zona porticata con colonne in serizzo, ora chiusa da cinque vetrate che ne ritmano la composizione.
Il fronte su via Carroccio è caratterizzato da un corpo di fabbrica aggettante rispetto al volume complessivo dell'immobile, così da creare al primo piano una balconata aperta.
La composizione dei prospetti è molto sobria e di un colore tenue. Le coperture sono a padiglione con manto in laterizio.

Notizie storiche

L'edificio originario risale forse al XIV secolo, un documento attesta infatti la presenza di un sedime di casa già nel 1482. Su un'architrave in pietra, presente in villa nella stanza sopra alle stalle, è visibile la scritta scolpita "Pietro Sormano 1595". L'immobile, forse non ancora "casa da nobile", era allora differente da quello odierno; è ipotizzabile che fosse un edificio a corte chiusa.
Nel 1640 Cesare Sartirana acquistò l'immobile da Hieronimus Basilicapetri. Nel 1722, all'epoca della misurazione generale dei terreni dello stato (catasto Teresiano) il proprietario risultò essere Nicola Sartirana, figlio di Cesare questore di Milano. La mappa redatta in quell'occasione descrive un'immobile a corte quasi chiusa, completato da un avancorpo, probabilmente le scuderie.
Nel 1795 un altro Cesare Sartirana acquistò la villa dal padre Gio-Batta e dai fratelli Antonio e Filippo. Probabilmente fu proprio Cesare a decidere di modificare il prospetto verso il giardino, di realizzare i dipinti della sala al piano terra e le decorazioni nelle altre stanze. Egli si lasciò influenzare dal nuovo gusto, portato da Napoleone in Italia. A lui si deve il magnifico e ritmico prospetto sud, serio e ben proporzionato.
Modifiche dell'immobile, avvenute tra la fine del '700 e l'inizio dell'800 sono: il rifacimento del prospetto verso il parco (esisteva forse già il porticato sulle colonne di serizzo, ma era sormontato da un altro porticato), la chiusura dello spazio al piano primo; la modifica delle coperture e la decorazione, sia degli esterni che degli interni.
I successori di Cesare Sartirana continuarono a modificare la villa, con aggiunte anche pregevoli: già nel corso dell'Ottocento fu chiuso, con una finestratura, il porticato verso sud, al piano terreno, si realizzò così un magnifico giardino d'inverno. Il parco si impreziosì di essenze esotiche, che provenivano anche dalla Cina.
Lo stato attuale è l'esito di numerose ulteriori sistemazioni, susseguitesi nel tempo, tra cui, forse le più importanti, sono avvenute nei primi decenni del '900. E' di questo periodo l'aggiunta di un nuovo corpo d'ingresso, sul lato nord-ovest,; la copertura delle scale di servizio con un lucernario, che permise la diffusione di una gradevole luce zenitale nelle stanze attigue e il soffitto a cassettoni ottagonali nella sala maggiore al piano terreno.
Cospicue sono purtroppo state le demolizioni di parti destinate ai coloni, avvenute anche in tempi recenti e finalizzate all'allargamento delle sedi stradali di via Piola prima e di via Carroccio poi.
L'Amministrazione Comunale ha acquistato la villa dalla famiglia Cattani nel 2001. Le condizioni precarie dell'immobile, soprattutto le numerose infiltrazioni d'acqua che avrebbero potuto danneggiare le decorazioni pittoriche, fecero ritenere indispensabili i restauri iniziati nel novembre 2002, nella consapevolezza del valore di memoria della villa Sartirana nella città di Giussano. Valore estetico e valore d'uso secondo la volontà amministrativa, hanno comportato la valorizzazione del complesso come nuova sede per la biblioteca e polo culturale della città.
Il primo lotto dei lavori, consistenti nel rifacimento del manto di copertura, nei consolidamenti strutturali e nel restauro delle facciate, si concluse nel 2003. Successivamente si eseguirono i lavori sugli affreschi e sulle decorazioni realizzati dallo studio Pinin Brambilla.

Uso attuale: intero bene: abitazione/ altro uso; intero bene: biblioteca

Uso storico: intero bene: abitazione; intero bene: abitazione

Condizione giuridica: proprietà Ente pubblico territoriale

Accessibilità: In treno:linea Milano-Seveso-Canzo Asso (FNM)

In autobus:
Autolinea z221 di Brianza Trasporti che collega Giussano con Sesto S.G., Monza, Vedano al Lambro, Biassono, Macherio, Sovico, Albiate, Carate Brianza, Verano Brianza e con Mariano Comense
Autolinea z231 di Brianza Trasporti che collega Giussano con Desio, Seregno, Consonno, Brugazzo, Paina, Birone, Robbiano, Verano Brianza e Carate Brianza
In autobus da Monza:
Autolinea z228 di Brianza Trasporti collega Monza con Seregno
Autolinea z231 di Brianza Trasporti collega Seregno con Giussano

Per orari e mappe dei percorsi consultare il sito www.brianzatrasporti.it

Riferimenti bibliografici

VI settimana della cultura 24-30 maggio 2004, Giussano 2004

Percorsi tematici:

Credits

Compilazione: Filoia, Cinzia (1995)

Aggiornamento: Sampietro, Micaela (1998); Bresil, Roberto (2009)

Descrizione e notizie storiche: Bresil, Roberto

Fotografie: Bresil, Roberto

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