Villa Carminati De Brambilla, Rusconi, Paleari, Ferrario - complesso

Monza (MB)

Indirizzo: Piazza Citterio - Monza (MB)

Tipologia generale: architettura per la residenza, il terziario e i servizi

Tipologia specifica: villa

Configurazione strutturale: La villa è composta da un corpo principale che presenta pianta a blocco rettangolare. Dal prospetto del nucleo centrale della villa, che dà sul cortile interno, si innestano due ali laterali che sono unite tramite un portico con colonnato. Le pareti sono state realizzate in muratura continua. I soffitti presentano prevalentemente volte a botte a sesto ribassato. Le coperture hanno struttura interna a capriate e rivestimento in tegole a coppo.

Epoca di costruzione: 1823

Autori: Pestagalli, Pietro, progetto; Rusca, Gerolamo, decorazione

Descrizione

La villa occupa una delle quinte di piazza Citterio ed è delimitata ai lati dalle vie Andrea Appiani e Mosè Bianchi.
Il complesso è composto da un edificio principale di pianta rettangolare dietro il quale si sviluppano due corpi laterali di minori dimensioni, raccordati dalla presenza di un portico con colonnato di ordine dorico, che separa il cortile interno dal giardino della villa.
La facciata principale, che si apre direttamente, senza intermediazioni, verso la piazza si caratterizza per la presenza di un ordine gigante di paraste con trabeazione e timpano, elementi classici che collocano il complesso fra le opere di stile neoclassico. Del medesimo stile sono anche i bassorilievi con raffigurazioni delle stagioni ed il busto femminile raffigurante la dea tutelare di Monza che adornano il prospetto principale e quello meridionale della struttura.
L'ingresso principale non è più utilizzato ed è stato sostituito dall'entrata secondaria da via Appiani da cui si accede ad uno dei lati del colonnato che non conserva più traccia delle antiche decorazioni pittoriche che lo caratterizzavano. Un'elegante bifora, di origine sconosciuta, visibile dal cortile interno, adorna una delle ali laterali dell'edificio. Dal cortile si accede al corpo principale della struttura, composto da un piano nobile con volte a botte a sesto ribassato affrescate e da un livello superiore con soffitti voltati dello stesso tipo, ma di inferiore altezza.
Il piano terra ed il primo piano sono raccordati per mezzo di un'elegante scala a due rampe in marmo realizzata probabilmente durante gli anni Trenta del secolo scorso.

Notizie storiche

Nel 1823 il bergamasco Bassiano Carminati da Brambilla fece realizzare all'architetto Pietro Pestagalli, sovrintendente ai lavori per il Duomo di Milano, il progetto per la propria villa di Monza da edificarsi su un tratto delle mura viscontee di origine trecentesca.
L'edificio, di chiara impronta neoclassica, si collocava in un punto di raccordo fra il centro di Monza ed il Parco Reale e rappresentava uno dei primi esempi di villino borghese della città.
Il progetto del Pestagalli prevedeva la realizzazione di un corpo principale che, senza alcuna intermediazione, si rivolgesse verso la piazza Augusta (attuale piazza Citterio), dietro il quale si innestavano le ali laterali più modeste per forme e dimensioni, che si raccordavano grazie ad un portico colonnato con decorazioni pittoriche.
Per le decorazioni scultoree, che ancora oggi caratterizzano la facciata principale ed i fianchi laterali della costruzione, fu chiamato l'artista Gerolamo Rusca. Lo scultore eseguì delle formelle rettangolari con bassorilievi raffiguranti le personificazioni delle stagioni da collocarsi sui fianchi del corpo principale della villa; per la facciata invece realizzò un busto femminile da inserirsi nella lunetta cava sopra la porta d'ingresso con raffigurazione della dea tutelare della città ed un fregio a bassorilievo inserito nel timpano con la rappresentazione dell'accoglienza da parte del Podestà e degli Anziani monzesi nei confronti di Pietro Carminati e dei figli fuggiti alla distruzione del paese bergamasco di Brambilla.
Non si hanno notizie sulle modalità attraverso cui avvenne il passaggio di proprietà della villa alla famiglia Rusconi. Alla fine del XIX l'edificio risulta già possesso dei Paleari dai quali, per eredità, la villa è passata alla famiglia Ferrario che ancora oggi la abita.

Uso attuale: intero bene: abitazione

Uso storico: intero bene: abitazione

Condizione giuridica: proprietà privata

Accessibilità: In treno: con le linee ferroviarie
Milano - Bergamo
Milano - Como/Chiasso
Milano - Lecco

In autobus:
z218
Monza - Muggiò - Cinisello B. - Sesto S.G. (M1-FS)
z221
Mariano C. (FNM)-Giussano-Carate B.-Monza-Sesto S. G. (M1-FS)-Milano Bicocca
z222
Monza FS - S. Fruttuoso - Sesto S. G. (M1-FS)
z223
Monza FS (Celere) - Cinisello B. - Milano Bicocca
z224
Monza (Ordinaria) - Sesto S.G. - Milano
z225
Nova M.se - Sesto S. G. (M1-FS)
z227
Muggiò - Sesto S. G. (M1-FS)
z229
Palazzolo (FNM) - Paderno D. - Cinisello B. - Sesto S.G. (M1-FS)

In auto da Milano: A52 Tangenziale Nord, uscita Monza

Il villa è di proprietà privata, pertanto non è accessibile.

In autobus dalla Stazione FS di Monza per raggiungere la Villa Carminati de Brambilla prendere la linea n° Z221.

Riferimenti bibliografici

Ville e castelli d'Italia. Lombardia e laghi, Milano 1907

Merati A., Monumenti neoclassici a Monza e nella Brianza, Edifici minori a Monza, Monza 1976, pp. 241-242

Ingegnoli V./ Langè S./ Süss F., Le ville storiche nel territorio di Monza, Cinisello Balsamo 1987

Binaghi Olivari M.T./ Süss F./ Bagatti Valsecchi P.F., Le ville del territorio milanese, Milano 1989, v. II

Guida di Monza, Monza 1996

De Giacomi F./ Galbiati E., Monza: La sua storia, Monza 2002

Repishti F./ Suss F., Monza dalla Repubblica cisalpina al ventennio (1796-1942), Rho 2006

Fonti e Documenti

Porzione del circondario esterno di Monza presso il gran Viale di quella S. R. Villa colla posizione della nuova fabbrica del Sign. Profes.re Bassiano Carminati e sue adiacenze

Percorsi tematici:

Credits

Compilazione: Susani, Elisabetta (1996)

Aggiornamento: Salerni, Patrizia (1999); Bresil, Roberto (2009); Raimondo, Valentina (2009)

Descrizione e notizie storiche: Raimondo, Valentina

Fotografie: Bresil, Roberto

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