Chiesa di S. Spirito (ex)

Bormio (SO)

Indirizzo: Via Roma (Nel centro abitato, distinguibile dal contesto) - Bormio (SO)

Tipologia generale: architettura religiosa e rituale

Tipologia specifica: chiesa

Configurazione strutturale: Edificio ad una sola navata, volta a botte e abside semicircolare

Epoca di costruzione: prima metà sec. XV

Autori: Sermondi, Luigi, affreschi abside; De Buri, Bartolino, affreschi; De Magistris, Giovanni Andrea, affreschi volta

Descrizione

La chiesa sorge all'inizio della centralissima via Roma, la Via Magna di un tempo. È ad aula unica absidata e vi si accede da una porta laterale che rappresenta oggi l'unico ingresso, giacché quello in facciata è stato tamponato insieme al rosone; la facciata ha perso quindi la sua connotazione di fronte principale, anche perché prospetta su una viuzza ormai al margine dei percorsi più battuti, mentre conserva visibilità il volume arrotondato dell'abside.
L'interno è rivestito da vivaci pitture rinascimentali che con insistenza tornano sul tema della Trinità. Gli affreschi sulle pareti dell'aula sono di natura votiva; alcuni vengono riferiti al pittore locale Luigi Sermondi e datati intorno al 1475, mentre i modi colti e aggiornati del milanese Bartolino de Buri sono stati riconosciuti nei due personaggi (un uomo e una donna) vestiti con abiti sontuosi e di foggia modaiola, in linea con le tendenze del Quattrocento inoltrato. L'abside era uno spazio soggetto a una maggiore sorveglianza e qui gli affreschi sono di Luigi Sermondi (1475), che sulla parete curva della semitazza impagina una Incoronazione della Vergine affollata da santi e angeli. Staccano nettamente gli affreschi eseguiti sulla volta dell'aula dal de Magistris (1528), che nel medaglione centrale rappresenta la Trinità e intorno Angeli musicanti e i quattro Evangelisti, mentre ai margini dispone la Vergine e gli Apostoli seduti su un coro ligneo; a parte stanno i Dottori della Chiesa, dediti allo studio.

Notizie storiche

La chiesa di Santo Spirito sorge in contrada Dossiglio, in un'area di antica frequentazione. Di origine medioevale, è menzionata in un documento del 1304 ma il suo aspetto induce a sospettare che sia stata ricostruita nella prima metà del Quattrocento. Sulla parete esterna giganteggiava un tempo l'immagine di S. Cristoforo, protettore dei viandanti, la chiesa si trovava infatti lungo una delle principali vie d'accesso al paese.
Alla fine dell'Ottocento sugli affreschi parietali dell'aula, riferibili a mani e a momenti diversi, erano ancora leggibili nomi di committenti e date che il tempo ha cancellato, e al 1456 faceva riferimento la scritta più antica. Gli studi sui dipinti sopravvissuti sono ancora in corso, ma il volto pittorico della chiesa è senz'altro venuto definendosi tra Quattro e Cinquecento per mano del bormino Luigi Sermondi, del milanese Bartolino de Buri e di altri pittori dall'identità sfuggente. È scoperta recente il contratto steso nel 1528 con Gian Andrea de Magistris di Como, per gli affreschi della volta a botte.
Nell'Ottocento la chiesa fu sconsacrata e adibita a fienile e magazzino. L'uso improprio ha portato alla perdita degli arredi, ma si pensa provenga da qui l'ancona lignea di primo Cinquecento che ora sta nella vicinissima chiesetta di S. Vitale e che esibisce, come immagine principale, la Discesa dello Spirito Santo sugli apostoli. La chiesa di Santo Spirito è sempre aperta e si può goderne appieno, da quando il Comune ha provveduto al suo restauro.

Uso attuale: intero bene: non utilizzato

Uso storico: intero bene: chiesa

Condizione giuridica: proprietà Ente pubblico territoriale

Accessibilità: L'edificio è sempre aperto

Credits

Compilazione: Ballarino, Elena (2014)

Descrizione e notizie storiche: Bormetti, Francesca

Fotografie: Bonetti, Luca; Perlini, Silvia

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