Olivetti Angelo Oliviero (1805 - 1994)

fondo | livello: 1

Conservatore: Comune di Milano. Civiche raccolte storiche (Milano, MI)

Produttore fondoOlivetti Angelo Oliviero (Ravenna, 1874 - Spoleto, 1931)Olivetti Livia Marcella (Lugano, 1901 - 1994)

Progetto: Comune di Milano. Civiche raccolte storiche: fondo Angelo Oliviero Olivetti

Storia archivistica: Il fondo archivistico di Angelo Oliviero Olivetti fu donato dalla figlia Livia Olivetti alle Civiche raccolte storiche del Comune di Milano il 10 gennaio 1994, unitamente alla biblioteca del padre. Parte della documentazione (bb. 4), che non rientrava nella donazione del 1994, pervenne in data 2 gennaio 1995.
Il fondo conserva documentazione di carattere professionale di Angelo Oliviero Olivetti, riconducibile ai suoi molteplici interessi e attività, e documentazione di carattere personale e familiare, con particolare riferimento ai genitori Emilio Olivetti e Amalia Padovani, alla moglie Berta Offenhäuser e ai figli Livia ed Ezio Maria.
Al momento della donazione, il fondo, completamente rimaneggiato e riorganizzato da Livia Olivetti, si presentava suddiviso in nove serie numerate da I a IX, dalle quali erano escluse otto buste di notevole consistenza e cinque scatole di ulteriore corrispondenza e documentazione, in particolare di Livia Olivetti. Tale organizzazione appariva del tutto incoerente, poiché materiale riguardante medesimi oggetti era distribuito in serie diverse.
All'interno di questo schema classificatorio, le unità archivistiche si presentavano come l'evidente risultato dell'attività di Livia Olivetti di raccolta delle memorie paterne: la quasi totalità dei fascicoli, recanti intitolazioni di probabile mano di Livia Olivetti, risultavano da lei organizzate con criteri eterogenei e talvolta incoerenti, e comprendevano sia documenti originali di Angelo Oliviero Olivetti, sia copie dattiloscritte a diversi livelli di elaborazione di suoi articoli e carteggi, sia materiale successivo, in alcuni casi anche di decenni, alla sua morte.

Criteri di ordinamento
Non essendo possibile ravvisare un ordinamento precedente ai fascicoli costituiti da Livia Olivetti, l'unica via praticabile è risultata quella di rispettare tale criterio di organizzazione e non procedere a un ulteriore arbitrario riordino. Da ciò consegue una frequente disorganicità negli argomenti trattati in un medesimo fascicolo, alla quale si è cercato di sopperire mediante una descrizione particolarmente analitica.
Pertanto, dopo una disamina di tutto il materiale, si è proceduto a una schedatura analitica delle unità archivistiche individuate, nel rispetto delle forme di aggregazione con cui sono pervenute. Dopodiché si è proceduto a un riordino delle stesse in base a un criterio di classificazione che tenesse conto dei principali ambiti di attività di Angelo Oliviero Olivetti e delle tipologie documentarie presenti, sebbene la complessa organizzazione dei fascicoli sopra evidenziata impedisse una rigorosa coerenza.
Il sistema di classificazione adottato come base di ordinamento del fondo è articolato nelle seguenti serie:
1. Attività professionale e vertenze;
2. Attività politica e sindacale;
3. Attività giornalistica ed editoriale;
4. Corrispondenza, documenti personali e di famiglia.
Le unità archivistiche all'interno di tali partizioni sono costituite da singoli atti ordinati cronologicamente, per lo più raccolti in camicie cartacee verosimilmente organizzate da Livia Olivetti, di cui si segnala la presenza nel campo note per fornire ulteriori chiavi d'accesso alla documentazione.
All'interno di tali serie, si è deciso di mantenere contigui fascicoli costituiti con analoghi criteri tematici. Pertanto le unità archivistiche all'interno delle suddette partizioni sono ordinate in base a un criterio di organizzazione di tipo cronologico-tematico: all'interno della prevalente successione cronologica sono inseriti, in ordine cronologico, ulteriori gruppi di fascicoli afferenti al medesimo oggetto. Le unità prive di riferimenti cronologici sono collocate in coda alle rispettive serie.
La consistenza del fondo al termine dell'intervento di riordino e inventariazione è di 81 buste, comprendenti 290 unità archivistiche che abbracciano un arco cronologico che va dal 1805 al 1994.

La descrizione archivistica
La descrizione inventariale delle unità archivistiche è composta dai seguenti elementi:
1. numero dell'unità;
2. titolo (tra virgolette, se originale);
3. estremi cronologici dei documenti contenuti;
4. descrizione del contenuto;
5. tipologia (fascicolo, volume);
6. segnatura antica (precedente collocazione archivistica, con eventuali indicazioni);
7. note;
8. codice di classificazione archivistica (serie di appartenenza);
9. segnatura definitiva (numero della busta/cartella e numero del fascicolo/plico).
Salvo ove diversamente segnalato nel campo note, le intitolazioni originali dei fascicoli sono da intendersi di probabile mano di Livia Olivetti. Tuttavia, a causa delle criticità sopra esposte, tali titoli non esauriscono la pluralità di contenuti delle unità, per i quali si rimanda alle relative descrizioni inventariali.
Si segnala infine la presenza di fascicoli contenenti quasi esclusivamente materiale posteriore alla morte di Angelo Oliviero Olivetti, raccolto dalla figlia Livia. Tali unità archivistiche, formate prevalentemente da documenti di Livia Olivetti, recano direttamente nel campo estremi cronologici le date complessive dei documenti; viceversa i fascicoli costituiti per lo più da documentazione relativa all'attività di Angelo Oliviero Olivetti riportano nel campo note la presenza di eventuale documentazione successiva.

Notizie di intervento
Per quanto riguarda la descrizione archivistica, si è fatto riferimento, nel presente lavoro:
- alle "Norme per la pubblicazione degli inventari" (circolare del Ministero dell'interno n. 39/1966, Direzione generale degli archivi di Stato, Ufficio studi e pubblicazioni);
- alle disposizioni impartite dalla Soprintendenza archivistica per la Lombardia;
- alle norme presenti nella "Guida operativa alla descrizione archivistica. La descrizione inventariale" a cura di Roberto Grassi, Paolo Pozzi, Maurizio Savoja, edita dalla Regione Lombardia nel 2001;
- alla più recente normativa internazionale sugli standard descrittivi, in particolare alle ISAD (G): General International Standard Archival Description e alle ISAAR (CPF): International Standard Archival Authority Record for Corporate Bodies, Persons and Families.
Per la schedatura si è utilizzato il programma Sesamo, software predisposto per l'inventariazione degli archivi storici dalla Regione Lombardia e messo a disposizione gratuitamente dalla Regione stessa.

2009 - Comune di Milano-Civiche raccolte storiche - Cooperativa CAeB
Fondo Angelo Oliviero Olivetti
L'inventario è stato realizzato dalla Cooperativa CAeB (Cooperativa archivistica e bibliotecaria).
Progetto e direzione lavori: Paolo Pozzi.
Riordino e inventariazione: Marina Regina.
Si autorizza la riproduzione della presente opera con il vincolo della completa citazione della fonte e del rispetto integrale del testo.
Con il contributo della Regione Lombardia (art. 4 legge 14.12.1985, n. 81).

Compilatori
Marina Regina, archivista
Paolo Pozzi, Archivista

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