Augusto Magnaghi; Mario Terzaghi.
Collaborazioni: Francesco Clerici (verde); Alessandro Omodei - Zorini (strutture); Gancarlo Tognoni (strutture); Rodolfo Vettorello (interni).
Il primo progetto del nuovo Ospedale viene iniziato insieme dagli architetti Magnaghi e Terzaghi e proseguito da quest'ultimo, dopo la morte del collega nel 1963. La prima versione è costituita da un fabbricato monoblocco con pianta a T immerso in una vasta area verde, dove si trovano due padiglioni indipendenti di servizio. La versione successiva vede una diminuzione dell'area destinata a verde, la previsione di un ampio parcheggio e lo sviluppo della struttura principale dell'edificio a trifoglio. Il monoblocco si articola in corpi di fabbrica dalle dimensioni equivalenti, congiunti da una bassa hall ricettiva; da uno dei fabbricati si diparte un'altra struttura di servizio a pianta pure quadrata. Tre padiglioni sono mantenuti comunque separati. Appartiene ai servizi dell'Ospedale la realizzazione del complesso delle 'Convitate' nel 1970, che prevede la costruzione di cinque edifici, tra cui scuola allieve, mensa e alloggi per suore, convitate e allieve. I fabbricati sono distribuiti su di un lotto alberato, attrezzato con campi da tennis, pallacanestro e piscina sull'area retrostante l'ospedale. Negli anni Ottanta, vengono realizzate le nuove cucine, sempre ad opera di Mario Terzaghi. Successivamente, invece, il cambiamento di amministrazione ai vertici dell'Ospedale causa l'interruzione del rapporto lavorativo. La cronologia del progetto, sostanzialmente aperta, sottolinea la 'continuità' dei lavori che, in un ospedale, non si interrompono mai, rendendolo quas un organismo vivente.
Impresa costruttrice: Mazzalveri e Comelli, Milano.
Committente: Ospedale 'G. Fornaroli', Magenta.
Progetto realizzato.
Unità archivistica, n. 87 unità documentarie.