Condividendone le motivazioni, trasmette copia della lettera inviata alla fabbriceria del Duomo da Giuseppe Vandoni in data 9 luglio 1866, inerente al problema di una più idonea sistemazione del sarcofago dell'arcivescovo Ariberto d'Intimiano. Il Vandoni concorda con la Commissione nominata dalla Consulta per ciò che concerne l'opportunità della sua esposizione al pubblico, ma dissente sulla proposta di collocarlo di seguito al sarcofago dell'arcivescovo Ottone Visconti e suggerisce, in alternativa, la sistemazione in un vano sotto il pianerottolo della scala di ingresso alla cripta di S. Carlo, dal lato della sacrestia settentionale. Nel caso la sua proposta non venisse accettata, avvisa che il sarcofago dovrà tornare nel posto occupato dal 1783 (dopo il trasferimento dalla chiesa di S. Dionigi).