Ad esaurimento della richiesta di precisazioni sulla scoperta di uno scheletro umano ed altri oggetti antichi a S. Giacomo di Stazzona (Sondrio), afferma che si tratta di notizie non confermate. Segnala invece il rinvenimento di una stele funeraria romana (di cui riporta l'iscrizione), avvenuto nel 1872 nella medesima località, lungo la strada che unisce Aprica alla Val Camonica, nel medesimo sito in cui si trovarono anche alcune monete romane imperiali in bronzo, e la scoperta, nel 1871, di un'iscrizione a caratteri "etrusci" (anch'essa trascritta) a Tresivio, poco distante da Sondrio. Precisa che quest'ultima è stata pubblicata da Ariodante Fabretti nel "Primo Supplemento alla raccolta delle antichissime iscrizioni italiane", Torino 1872, pagina 7, e che la Consulta ne ha chiesto invano l'acquisto.