Ferro da stiro a cassetta

Ferro da stiro a cassetta

Descrizione

Categoria: economia e ritualità domestiche

Tipologia: ferro da stiro a cassetta

Materia e tecnica: ghisa (colatura, stampo, fresatura); ferro (ritaglio, curvatura, trafilatura, ribattitura); legno (scortecciatura, taglio, tornitura, foratura)

Misure: 18,9 cm. x 19,2 cm.

Descrizione: L'utensile ha una sagomatura a triangolo leggermente bombato. Si compone di una cassetta munita di sette fori da entrambi i lati e di un coperchio dentellato, ad essa incernierato tramite un perno ribattuto. Al coperchio sono solidali manico e chiavetto di chiusura: il primo, alquanto sollevato dalla piastra, si compone di due piastrine in ferro collegate a un perno ribattuto che attraversa la maniglia; il secondo si inserisce nella maniglia ed è fissato al coperchio con un chiodo mobile. Nella parte posteriore è il bocchetto e un frammento di saracinesca.

Notizie storico-critiche: G.B. Muzzi (2003, p. 38) riferisce che l'ideale era di raccogliere la biancheria ancora un po' umida affinchè la stoffa si stendesse meglio sotto la pressione del ferro. La biancheria veniva stirata o su un'apposita asse (as dé stirà) oppure direttamente sul tavolo da cucina, sul quale erano stati distesi una coperta e un vecchio lenzuolo.
L'informatore Romeo Riva (2010, audiocassetta n. 5) precisa che la brace non doveva fumare. Ricorda che ogni carico equivaleva a circa un'ora di stiratura.
L'informatore Abbondio Sala (2010, audiocassetta n. 10) precisa che per carbonella si intende legna sottile bruciata ma non incenerita. Veniva venduta dai prestinai (prestinée) o dai contadini. La carbonella era inoltre usata per scopi liturgici: ricoperta di una manciata di incenso, veniva posta nel turibolo.
Fonti di documentazione: 2/ 3

Collocazione

Galbiate (LC), Museo Etnografico dell'Alta Brianza - MEAB

Credits

Compilazione: Sala, Annalisa (2010)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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