Malimpeggio

Malimpeggio

Descrizione

Categoria: attivitā agro-silvo-pastorali

Tipologia: malimpeggio

Materia e tecnica: legno (potatura, sramatura, scortecciatura); ferro (riscaldamento, battitura, forgiatura, tempratura, molatura)

Misure: 44 cm x 98,5 cm (intero)

Descrizione: L'attrezzo č costituito da un manico cilindrico (mānech) diritto, inserito all'estremitā pių larga nell'occhio del ferro. Questo č un bipenne ricavato entro un unico pezzo: da una parte ha una lama verticale simile a un'accetta e dall'altra una lama orizzontale di zappa.

Notizie storico-critiche: P. Scheuermeier (1980, vol. I, p. 89) riferisce che la lama verticale dell'attrezzo serviva per spaccare la legna e specialmente per tagliare le radici, mentre la lama di piccone serviva per rompere i terreni tenaci. Si usava per dissotterrare le radici degli alberi e per estirpare i rizomi. La forma con spigolo cavo serviva per l'olivicoltura. L'attrezzo poteva anche diventare una doppia accetta.
Dino Gregorio (1980) scrive che l'attrezzo serviva, oltre che per rompere terre dure, per smuovere pietre e disfare i muri. L'occhione in cui era inserito il manico poteva essere circolare o quadrato.
G.B. Muzzi (2001, p. 85) informa che l'attrezzo aveva la funzione di scalzo e taglio delle radici. L'autore (2003, p. 81) scrive altresė che anche nella montagna bresciana, il medesimo strumento serviva rimuovere dal terreno il ceppo da ardere, mettendo prima a nudo le radici e poi tagliandole. Serviva anche per preparare le grondaie di legno e costruire abbeveratoi e truogoli per i maiali.
Fonti di documentazione: 2/ 3

Collocazione

Mairano (BS), Museo della Civiltā Contadina "Dino Gregorio"

Credits

Compilazione: Capra, Michela (2009)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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