Macherio e Villa Visconti di Modrone detta Belvedere

Dalla stazione Macherio–Sovico l’itinerario di visita prosegue alla volta di Macherio che, al pari di altri centri vicini al piede dei colli della Brianza, ha antica origine rurale fondata sulla policoltura della vite e della biada, soppiantata dalla metà dell’Ottocento dall’attività manifatturiera industriale, la cui affermazione è stata incentivata dall’apertura dei collegamenti ferroviari.

In questa area alle forme architettoniche tipiche dell’opificio per molti decenni si è affiancato la coltivazione del gelso finalizzata alla bachicultura, la cui estesa diffusione ha caratterizzato il paesaggio dell’altopiano milanese sino alla seconda metà del secolo scorso.
Pressoché scomparsa l’attività agricola, le forme peculiari del paesaggio sono andate via via stemperando nelle consuete forme dell’area metropolitana. Vaste lottizzazioni residenziali si accompagnano agli insediamenti artigianali e manifatturieri di recente costituzione; rimane il consolidato tessuto storico del centro, con talune palazzine di rilievo, molti cortili di origine rurale ed alcune ville nobiliari, memoria della vaste proprietà terriere nell’altopiano brianzolo governate da alcune delle casate più influenti del patriziato milanese, tra cui Visconti, Greppi, Belgioioso, Verri, Taverna, Maggi.

Macherio, Villa Visconti di Modrone, veduta della villa (foto da bibliografia: M. Mauri, D. F. Ronzoni, Ville della Brianza, Bellavite, Missaglia, 2003, vol. I)

Macherio, Villa Visconti di Modrone, veduta della villa (foto da bibliografia: M. Mauri, D. F. Ronzoni, Ville della Brianza, Bellavite, Missaglia, 2003, vol. I)

Tra le dimore di Macherio più significative è da annoverare Villa Visconti di Modrone, detta Belvedere (via Lambro – piazza Belvedere), oggi proprietà dell’imprenditore e politico Silvio Berlusconi. La villa dista circa 3 chilometri dalla stazione di Macherio–Sovico, attestata su via Piave al confine comunale con Sovico. Da questa occorre prendere le tratte di via Italia, via Visconti e via Trento e Trieste in direzione orientale, sino a raggiugere lo slargo denominato piazza Belvedere, dove è l’ingresso principale al complesso – oggi presidiato da forze dell’ordine – con le pertinenze rurali ed il vasto parco; di origine seicentesca. Il complesso fu rielaborato con interventi di modifica e adeguamento nel 1870 e nel 1907.

Macherio, Villa Visconti di Modrone, veduta della villa (foto da bibliografia: M. Mauri, D. F. Ronzoni, Ville della Brianza, Bellavite, Missaglia, 2003, vol. I)

Macherio, Villa Visconti di Modrone, veduta della villa (foto da bibliografia: M. Mauri, D. F. Ronzoni, Ville della Brianza, Bellavite, Missaglia, 2003, vol. I)

Il percorso di avvicinamento alla villa si compie dapprima all’ombra di un vialetto di ippocastani, sino al dispiegarsi di un ampio parterre erboso solcato da percorsi. La dimora si trova al culmine del poggio dal quale la vista spazia ampia all’intorno, sia a tramontana verso la vicina Chiesa dei Santi Gervaso e Protaso e Villa Taverna e Villa Sacro Cuore di Triuggio, sia verso mezzogiorno in direzione di Macherio e del Parco della Villa Reale di Monza.
L’impianto rettangolare con risvolti alle estremità è articolato in tre blocchi e su due piani con ammezzato, di cui quello centrale, di maggior profondità e rilievo architettonico, è preceduto da un atrio sormontato da una terrazza con pensilina di ghisa, derivato dal progetto di Alemagna. Egli conferì l’impronta barocchetta alle facciate, agli ambienti interni e ai prospetti caratterizzati da cornici modanate alle finestre ed elaborate ferriate alle terrazze. Ai balconi e ai portici si affiancano i sontuosi ambienti di soggiorno e di riposo, con un vasto apparato decorativo di stucchi, affreschi, dipinti murali, marmi, arredi e intagli legnei.

Le origini della dimora rimandano al Cinquecento e ad un edificio padronale con le pertinenze rurali di una cascina. Risale al 1872 il passaggio di proprietà dalla famiglia Maggi al duca Guido Visconti di Modrone, al quale si attribuisce la ristrutturazione e l’ampliamento del complesso. Ma è con l’inizio del Novecento che la villa prese le attuali forme con la sostanziale ricostruzione su progetto di Emilio Alemagna. L’antica e rustica casa padronale divenne una sontuosa dimora con la vasta tenuta, in parte a bosco e in parte ridisegnata nelle forme di giardino all’italiana, con parterre e vialetti, e all’inglese, con statue, radure e macchie.

Alla fine degli anni settanta del Novecento la famiglia Visconti di Modrone cedette l’intera proprietà di Macherio, da molti anni ormai in stato di abbandono. La casa padronale fu acquistata dalla Provincia di Milano, col proposito di insediarvi una scuola d’arte, mentre il vasto compendio terriero (circa duecentosettanta ettari di campagna a coltivo e cascine) passò di mano restando proprietà privata.
Ai primi interventi di messa in salvaguardia dell’edificio, seguì una fase di stallo e le vicende che si svolsero in quegli anni portarono l’Amministrazione provinciale all’alienazione della villa, acquistata all’asta nel 1988 da una società controllata dall’imprenditore Silvio Berlusconi che, nel frattempo, aveva rilevato anche l’intera vasta tenuta. Con la nuova proprietà la villa restaurata è tornata all’antico splendore.

Macherio - villa Belvedere Visconti di Modrone - Facciata frontale - parco Ghirri, Luigi

Macherio – villa Belvedere Visconti di Modrone – Facciata frontale – parco . Ghirri, Luigi

Ville e palazzi minori di Macherio
Non marginale rilievo nel contesto assumono alcuni edifici del nucleo storico, per lo più di fondazione collocabile tra la fine dell’Ottocento ed i primi decenni del Novecento. L’itinerario di visita li può comprendere attraverso un agevole percorso che conduce alla villa che fu sede dell’Asilo Visconti e oggi ospita il Municipio (ex Asilo Visconti in via Guido Visconti, 39) e all’ex Municipio (via Italia, 13).

Macherio, Ex Municipio di Macherio, Facciata principale posta verso sud-est (Fototeca ISAL, fotografia di D. Garnerone)

Macherio, Ex Municipio di Macherio, Facciata principale posta verso sud-est (Fototeca ISAL, fotografia di D. Garnerone)

Con limitati elementi decorativi in facciata è la Palazzina via Visconti 70, che mostra lo stemma della casata agli angoli dell’edificio e un prospetto su corte – alterato – caratterizzato da portico e loggia al primo piano. Significative, anche se meritevoli solamente di una piccola deviazione e non certamente di un apposito viaggio, Villa Rivolta (via Roma, 51), edificio già rilevato nelle mappe catastali settecentesche e il complesso della Villa Via Cesare Cantù 64.

Macherio, Palazzina via Visconti 70, Facciata prospiciente il cortile interno (Fototeca ISAL, fotografia di D. Garnerone)

Macherio, Palazzina via Visconti 70, Facciata prospiciente il cortile interno (Fototeca ISAL, fotografia di D. Garnerone)

Macherio, Palazzina via Visconti 70, Facciata principale dell’edificio e veduta dell’angolo nord-ovest con lo stemma visconteo (Fototeca ISAL, fotografia di D. Garnerone)

Macherio, Palazzina via Visconti 70, Facciata principale dell’edificio e veduta dell’angolo nord-ovest con lo stemma visconteo (Fototeca ISAL, fotografia di D. Garnerone)

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Ultimo aggiornamento: 8 Giugno 2020 [cm]