comune di Mazzo sec. XIV - 1797

Comune del terziere superiore della Valtellina, fu capo di pieve, e sede nel medioevo del capitaneato di pieve che si estendeva da Sernio al Ponte del Diavolo, al quale spettava l’amministrazione civile e penale.
La pieve di Mazzo fu infeudata in origine alla famiglia de Misenti, poi ai Venosta (Matsch).
Il comune di Mazzo, citato nel 1335 (statuti di Como 1335) come “comune loci vicinantie de Maze”, appare saldamente organizzata già alla fine del XIV secolo.
Nel XVI secolo era diviso nelle quadre di Vione; dei Nobili, o Venosta; Monti; Albertinelli. La squadra dei nobili era raggruppata intorno alla chiesa collegiata di Santo Stefano; la squadra degli Albertinelli, soprannome di un ramo dei Foppoli, comprendeva anche gli abitati di Pedenale, Motti, Castello, Ruina, Sparso; la squadra dei Monti era costituita dai nuclei rurali sulle pendici del Mortirolo: Ronchiraldo, Roncasetto, Scerscellaro, Saligari, Selve, Piaz, Ca’ del Papa; la squadra di Vione, oltre l’Adda, comprendeva i casali di Ca’ Longhe, Villanova e le case di Lupatti, soprannome di un ramo dei Senini (Inventario Mazzo 1999; Antonioli 1990).
Nel 1589 vivevano in Mazzo 300 famiglie, con 800 adulti Visita Ninguarda 1589-1593). Nel 1620 le famiglie cha pagavano il focatico della quadra dei Nobili erano 43, per Vione 50, per Albertinelli 37, per Monti 100 (Toponimi, Mazzo).
Gli statuti di Mazzo del 1590 (statuto di Mazzo 1590) (Archivio comunale di Mazzo, Serie 1.1), rifacimento di precedenti, sono composti da 81 capitoli, con capitoli aggiuntivi del 1604, che regolamentavano la vita della comunità, disciplinavano l’uso dei beni comunali, descrivevano le modalità di elezione, diritti e doveri degli organi amministrativi e degli ufficiali o incaricati del comune.
La comunità di Mazzo nel 1797 contava 860 abitanti (Massera 1991 a).

ultima modifica: 09/01/2007

[ Saverio Almini ]