comune di Sernio sec. XIV - 1797

Comune del terziere superiore della Valtellina, appartenne alla pieve di Mazzo.
Il toponimo si trova citato in un atto dell’ XI secolo, con cui il monastero di Sant’Ambrogio di Milano riscuoteva censi in vari centri della Valtellina, tra cui Sernio (Varischetti 1965); e inoltre in un atto del 1056 con cui i coniugi Giovanni fu Amizo di Sernio e Giovanna fu Stefano di Grosio superiore vendevano un campo con una pianta di castagno a Sirni (Sernio) (Atti privati 1051-1074, n. 385).
Nel 1335 (statuti di Como 1335), figurava, compreso nella pieve di Mazzo, il “comune de Sernio”.
Dal 1350 (Inventario Sernio 1999) o dal 1448 (Antonioli 1993), sono noti i nomi dei primi decani di Sernio, rispettivamente Pagano de Spineda e Giovannino detto Tino fu Isepo de Magistris di Valmadre.
Il territorio comunale comprendeva, forse già all’inizio del XV secolo, le contrade di Biolo, Piazza, di Sotto e Valchiosa; ed è comunque probabile che il primo nucleo abitato di Sernio sia stato nella parte alta del territorio, cioè nella località di Biolo (Ceppi 1932; Varischetti 1965).
Dagli statuti di Sernio del 1608 (statuti di Sernio 1608), più che dalla carente documentazione conservata oggi nell’archivio comunale, si possono ricavare notizie sugli organi amministrativi del comune, articolati attorno alle figure del decano e del consiglio di comunità, e sulle loro competenze.
Gli statuti contenevano inoltre norme sulla tensatura dei boschi, sul pascolo, sull’alpeggio, sul taglio degli alberi (Inventario Sernio 1999; Antonioli 1993).
La comunità di Sernio nel 1589 contava circa 150 fuochi, con 300 “anime adulte” (Visita Ninguarda 1589-1593), nel 1624 Sernio aveva 540 abitanti (Perotti 1992 a), nel 1797, infine, 606 abitanti (Massera 1991 a).

ultima modifica: 09/01/2007

[ Saverio Almini ]