comune di Castione sec. XIII - 1797

Comunità del terziere di mezzo della Valtellina, appartenne alla pieve di Sondrio.
Fino alla prima metà del XVI secolo il comune ebbe il nome di Andevenno. Quest’ultimo toponimo è citato nel 992 (CDL), e ancora in un un atto del 1024, con cui Giovanni del fu Gerardo e la moglie Grina vendevano un campo “in loco et fundo Andaveno” (Atti privati 1001-1025, n. 132).
Il toponimo di Castione o Castiglione (spesso citato anche come Castione inferiore o di sotto, per distinguerlo dall’altro Castione, contrada di Chiuro) deriva verosimilmente dal fortilizio fatto costruire sul dosso sopra Andevenno, dove ora sorge la chiesa di San Rocco, dai Capitanei di Sondrio nella prima metà del XIV secolo.
Andevenno si costituì in libero comune forse nell’ultimo terzo del XIII secolo; nel 1328, fatto podestà del comune di Sondrio Romerio Lavizario e suo vicario Petrolo Bardolino, fu ottenuto, come si esprimeva Beltramolo de Selva, “il privilegio di detto Comune (Sondrio), e del Comune di Monte (Montagna) et d’Andevenno, che contiene la libertà di detti Comuni” (Cavallari, Leoni 1959).
Nel 1343 il canonico Giorgio Capitano di Sondrio dichiarava di aver ricevuto frutti e decime spettanti al capitolo della chiesa di Sondrio “in loco et territorio de Andevenno citra ed ultra Abduam”: da questa citazione sembra di poter affermare che il territorio comunale si estendesse anche sul versante sinistro dell’Adda, che costituì poi il comune di Soltogio/Caiolo.
A seguito della grave inondazione del 1520 l’abitato di Andevenno venne progressivamente abbandonato, e il fulcro della comunità si spostò in Castione.
Da un atto notarile del 1563 risultava che il comune era diviso in quattro quadre: Andevenno, Castione, Moroni, Del Monte.
Lo Sprecher, ricordando Castione “olim Communitas Andevenni dicta”, ne enumerava le quadre: 1) Castione, 2) ville di Andevenno e Vendulo, 3) contrade Grisoni, Moroni e Piazza, 4) Del Monte, con le contrade di Soverna e Perari (Sprecher 1617); tale ripartizione continuava anche alla metà del XVIII secolo (Quadrio 1775-1776).
Castione ebbe propri ordini comunali (ordini di Castione sec. XVI) approvati il 17 maggio 1573, che furono ulteriormente confermati in un sindacato del 1717 (Leoni 1987).
Nel 1566, in occasione dell’elezione di un nuovo parroco di San Pancrazio e San Martino, si erano riuniti 147 capifamiglia; negli atti della visita pastorale del vescovo Ninguarda Castione risultava composto da 230 fuochi, distribuiti in sedici contrade (Visita Ninguarda 1589-1593), nel 1624 Castione aveva 1.314 abitanti (Perotti 1992 a), nel 1797, infine, 1.300 abitanti (Massera 1991 a).

ultima modifica: 09/01/2007

[ Saverio Almini ]